Il tempo si sviluppa in varie direttrici allorché incrocia ambiti diversi della cultura e della scienza. La raccolta di saggi sembra essere quindi non tanto una riflessione “sul” tempo, ma passi per incontrare questo “grande tessitore”, presenza costante eppure sfuggente. In realtà poi gli interventi sono occasione per sconfinare anche oltre la stretta tematica. Anzi questa apre finestre per considerazioni ben più ampie che mettono in conto gli ambiti con cui il tempo stesso si confronta.
Non è lettura da prendere alla leggera, poiché i saggi spaziano liberamente nei loro universi culturali spesso facendo riferimento a disparati autori, intrecciando saperi specialistici pur se indubbiamente suggestivi. Dall’arte alla musica, dalla filosofia alla fisica passando attraverso la danza, la medicina, la letteratura: un panorama variegato tramite le molteplici voci che si sono confrontate con la questione del tempo.
È curioso come tutti siano “trafitti” da una visione storica. Come dire che, mentre si ragiona sul tempo, non si può prescindere dal riflettere sulla sua dimensione cronologica, sul suo dispiegarsi in una successione di secoli, cioè di persone e società con sensibilità diverse.
Altro sottotesto comune è la caratteristica sfuggente del tempo “qualità che si manifesta quantitativamente”. Cosicché quando ci si crogiola nella certezza della grandezza misurabile si deve fare i conti con la percezione che se ne ha e che trasforma il tempo stesso in grandezza “elastica”. Esperienza che si manifesta evidente in ambito pedagogico dove il tempo si qualifica come crescita e la conseguente importanza del “dare tempo” alla persona. In musica è la misura oggettiva del metronomo, ma nell’esecuzione prende il sopravvento la sensibilità del musicista.
Sono riflessioni che avvicinano a concetti non certo semplici spiegate però con chiarezza talora con un occhio di riguardo alla forma . È nel caso della filosofia che chiama a raccolta pensatori di ogni tempo con una licenza narrativa che infrange la barriera del tempo. Un momento curioso e bizzarro che snocciola idee, ma poi zittisce tutti con quattro sintetici pensieri elaborati da una quarta elementare: Nietzsche non può che suggellare “i bambini pensano in grande. Basta parlare, nunc est bibendum”.
Il grande tessitore
a cura di Francesco Rodolfo Russo
Cet
16 euro