Cuneo – Il giornalismo cuneese e piemontese perde uno dei suoi volti più conosciuti e amati: Gianfranco Bianco è deceduto ieri sera, intorno alla mezzanotte, all’Hospice di Busca (dove viene recitato il rosario in suo suffragio, questa sera e domani sera). Il 4 marzo scorso aveva compiuto 64 anni, per tre decenni e mezzo è stato voce e volto della testata giornalistica Rai per il Piemonte, raccontando la provincia di Cuneo: era nato nel capoluogo e aveva vissuto a Borgo San Dalmazzo (come raccontò anche nel libro “Ai Tre Galli e dintorni”), dove verrà sepolto accanto ai genitori, dopo il funerale previsto per venerdì mattina alle 10.30. Bianco aveva mosso i primi passi nel mondo del giornalismo al settimanale diocesano “La Fedeltà” di Fossano, di cui era direttore lo zio sacerdote Giorgio; aveva poi lavorato a lungo alla redazione cuneese dello storico quotidiano “La gazzetta del popolo”; dal 1982 il passaggio alla Rai, nella sede regionale del Piemonte, con il ruolo anche di conduttore del telegiornale dal 1990. Una lunga attività giornalistica che però tre anni fa ha dovuto fare i conti con la malattia, con il tumore che lo aveva colpito e contro cui ha lottato con forza e determinazione fino all’ultimo: Bianco aveva continuato a lavorare fino all’estate 2015, quando è andato in pensione, costretto comunque a rinunciate al progetto di avviare una corrispondenza dall’Argentina. Nel 2014 aveva condotto ancora una volta – e sempre con il suo immancabile cappellino – la diretta del concerto di ferragosto (una delle iniziative cui più era legato, insieme all’Iron Bike e a tutto ciò che faceva conoscere la montagna), da Elva, uno dei simboli delle valli cuneesi che amava.Come ebbe da dire di lui, già diversi anni fa, un rappresentante delle istituzioni regionali: “Per il territorio della provincia di Cuneo ha fatto più Gianfranco Bianco di tanti politici e amministratori”. Un omaggio che oggi suona ancora più vero e riconoscente.
