Cuneo – È morto martedì 16 marzo all’ospedale Carle dove era ricoverato, Antonio Ortu, ex comandante della polizia penitenziaria cuneese, in servizio per tanti al Carcere di Cerialdo.
Originario di Giave in provincia di Sassari, Ortu abitava a Borgo San Dalmazzo. Si arruolò in polizia alla scuola di Cairo Montenotte e poi entrò nella polizia carceraria che servì per 40 anni ad Ancona, all’Asinara, Lucca, Acqui Terme con missioni a Novara e Fossombrone, Pianosa, Mamone in Sardegna e poi dal 1988 a Cerialdo che guidò come comandante della polizia penitenziaria fino alla pensione, nel 2005. Da agente è arrivato ad essere sostituto commissario e da oltre vent’anni era comandante nelle carceri speciali. Si è trovato ad operare nelle carceri dove erano detenuti i nomi eccellenti della malavita organizzata italiana e ha vissuto tutta la trasformazione del lavoro suo e dei suoi colleghi: il passaggio da agenti di custodia al Corpo di Polizia Penitenziaria, cioè un Corpo di Polizia a statuto civile nel 1990.
“Mi guardo indietro – aveva detto Ortu in un’intervista su La Guidaal suo pensionamento – e ripercorro 40 anni di vita: ho conosciuto tutti i più grandi malavitosi d’Italia, ma non ho mai avuto problemi perché ho fatto della fermezza e del rispetto delle norme le regole che indicavo con molta sincerità e questo ha attirato su di me rispetto e consapevolezza del ruolo che rivestivo. In 40 anni non ho mai ricevuto minacce”.
Simpatico e schietto, molto attaccato al lavoro, in 40 anni non ha mai fatto un giorno di malattia, Cavaliere e poi Cavaliere Ufficiale, era grande appassionato di calcio e tifoso del Cagliari. Era stato per tanti anni arbitro del Csi e poi dirigente del Gruppo Sportivo Passatore e allenatore per una squadra di calcio di giovani di 14 anni.
Lascia la moglie Caterina Carta, tre figli, i nipoti. Non si conosce ancora la data dei funerali.