Cuneo – Per la grande area di circa 90.000 metri quadrati che il Miac di Ronchi ha intenzione di vendere è arrivata una sola offerta, da parte della Scannell properties società privata di sviluppo immobiliare e investimenti, specializzata in progetti logistici e industriali di vasta scala. Non c’è ancora però nessuna comunicazione ufficiale in merito a chi poi utilizzerà il polo logistico, a iniziare dal possibile insediamento di Amazon.
La questione è stata discussa lunedì sera in consiglio comunale con un’interpellanza della Lega Nord, Laura Peano e Valter Bongioanni, che hanno chiesto al sindaco di avere notizie in merito al possibile approdo di Amazon nell’area del Miac (società partecipata dal Comune), sollevato da La Guida nei mesi scorsi.
“Come amministrazione comunale non siamo formalmente a conoscenza dell’acquisto da parte di Amazon di terreni sul territorio nel Comune di Cuneo – ha risposto il sindaco, Federico Borgna – L’assemblea dei soci a fine novembre abbiamo dato mandato al consiglio di amministrazione di procedere con la valorizzazione immobiliare di un’area di 90.000 metri quadri dal valore commerciale di poco inferiore ai 4 milioni di euro. Il bando per la cessione dell’area, che si è chiuso a inizio febbraio, ha visto un unico acquirente la società immobiliare Scannell: la cessione non è ancora stata perfezionata, perché ci sono 60 giorni di tempo per perfezionare la cessione. Questa società si occupa di logistica. Non avremmo potuto fare un bando precludendo la partecipazione a qualcuno”
Presentando l’interpellanza, la consigliera della Lega Nord, Laura Peano, ha sottolineato come il “commercio locale già subisca la concorrenza dei grandi canali di distribuzione online, specie in questo momento di crisi, è necessario tutelare il tessuto economico della nostra città intraprendendo un lavoro di concerto con le associazioni di categoria prima di intraprendere qualunque decisione. Non siamo contrari all’arrivo sul territorio di potenziali posti di lavoro o sbocchi economici, ma vogliamo avere informazioni in merito e capire qual è lo stato dell’arte”.
I consiglieri della Lega Nord hanno quindi chiesto al sindaco di “rendicontare immediatamente in Consiglio Comunale su quanto descritto, chiarendo lo stato dell’arte degli eventuali dialoghi avviati con la società Amazon” e di “avviare immediatamente tavoli di concertazione con le associazioni di categoria, favorendo una dialettica attiva prima di prendere qualsivoglia decisione su una tematica così importante per tutto il territorio cuneese”.
Per Giuseppe Lauria “oggi i singoli commercianti oggi sono abbandonati a se stessi dalle associazioni di categoria. Questa amministrazione deve proteggere il tessuto costituito da tantissime piccole realtà, ma questo non vuol dire fare la guerra ai mulini a vento: se Amazon non viene qua ma va a Borgo San Dalmazzo, non cambia davvero niente. È però importante essere informati se Amazon compra dal Miac”. Ugo Sturlese ha sottolineato: “Questa possibilità è consentita da un’operazione urbanistica profondamente criticabile che è quella di destinare un’intera area del Miac da agricola ad artigianale. Sarebbe da valutare se a Cuneo non abbiamo già una grande abbondanza di della grande distribuzione e se questo non possa non possa arrivare a danneggiare le piccole attività commerciali e gli operatori agricoli”.
Nella sua risposta, il sindaco Federico Borgna ha concluso: “Il sistema produttivo cittadino vive con forza la competizione con realtà come Amazon, ma la sfida per il la Cuneo “post-Covid” e per i suoi servizi, che sono basati su una popolazione di 113.000 abitanti che fruiva dei servizi della nostra città nel pre-Covid, secondo i dati pre-pandemici, è quello di rendere la nostra città sempre più attrattiva e attraente per le persone”.