Cuneo – “È giunto il momento di avere delle risposte concrete e di essere considerati. Dietro l’organizzazione di eventi e matrimoni esiste una filiera grandissima, dall’indotto importante e con una forte presenza di imprenditoria al femminile. Aziende ed agenzie non possono reggere due anni di annullamenti, continuando a pagare le tasse: non è fattibile!”.
Non ha dubbi Monia Re, prima wedding planner certificata d’Italia e tra le più influenti del Paese, titolare dell’agenzia “Kairòs” di Cuneo e socio fondatore di FederMep (Feder Matrimoni ed Eventi Privati), prima associazione di categoria nazionale che rappresenta tutti i professionisti e le aziende del settore: se davvero si vuole salvare dal tracollo definitivo un comparto che in Italia annovera 50.000 imprese e partite Iva, per un totale di 250.000 impiegati stabili e oltre 150.000 lavoratori stagionali, che nel 2019 ha realizzato oltre 360.000 eventi privati di medio-grandi dimensioni, con un indotto primario di oltre 15 miliardi di euro e globale di più di 25 miliardi, occorre un intervento tempestivo da parte del Governo che si snodi su tre fronti: rimborsi adeguati, garanzie sulla liquidità e protocolli per la ripartenza.
Nel 2020 – stima la FederMep – è stato cancellato circa l’80% degli eventi in programma, con una perdita del fatturato attestatasi tra l’85 ed il 95% (dai 15 miliardi del 2019 ai 2 del 2020), ma che per moltissimi operatori ha raggiunto il 100% e oltre, se si considera la restituzione degli acconti già versati dalla clientela. E nell’attesa che scada il Decreto che blocca tutte le attività fino al 5 marzo, le prospettive per il 2021 non sono rosee, anzi, le previsioni per il primo semestre sono pessime, visto che già stanno arrivando le richieste di rinvio per i matrimoni primaverili.
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