Mondovì – Corrado Ambrogio, l’artista monregalese, è morto questo pomeriggio all’ospedale Santa Croce e Carle dove era ricoverato in terapia intensiva. 63 anni, Ambrogio è noto in tutti gli ambiente artistici piemontesi per la sua arte, la sua capacità unica di far rivivere vecchi oggetti in nuove composizioni artistiche. Le sue opere sono realizzate con materiali di scarto e di recupero che provengono sovente dal mondo contadino e del lavoro. Ingegnere meccanico, lascia il lavoro da ingegnere, per l’arte e l’insegnamento. È docente di tecnologia e disegno presso l’Istituto di istruzione superiore statale Cigna Baruffi Garelli di Mondovì. Esordisce come pittore nel 1974, ma la necessità di sperimentare nuovi materiali e tecniche lo porta ad alternare la pittura alla scultura. Ha illustrato libri, progettato e realizzato mobili ed elementi di arredo che nascevano nel suo studio di Carassone. A Cuneo l’associazione GrandArte gli aveva dedicato una suggestiva personale nel 2017 nel complesso monumentale di San Francesco dal titolo “MXXI Moltitudini raccolte” che era stata visitata anche dall’ex presidente del Senato, Pietro Grasso.
“Non marmi di Carrara o bronzi di fonderie d’arte”, ha scritto l’artista in una nota di commento al suo lavoro del 2003, “ma ferri da rigattiere, dimenticati ceppi di segheria. Per far riaffiorare una vita che già è”.
Una grave perdita per il mondo culturale e dell’arte cuneese. Lascia la moglie Cristina Carlotto e la figlia Ludovica.
Il rosario si tiene mercoledì 16 dicembre alle 17,30 nella chiesa della Misericordia a Piazza. Il funerale giovedì 17 dicembre alle 15,30 in Duomo a Mondovì Piazza.