Cuneo – La scena dei Magi è particolarmente ricca di personaggi e di particolari, in contrasto con la povertà della Natività. Re Magi che sono in tanti, non limitati ai classici tre che tra l’altro nella narrazione evangelica non trova del tutto riscontro. Il Magio sull’elefante dice la provenienza indiana, quello sul cammello una provenienza africana, quello sul cavallo una provenienza europea: simboli di tutto il mondo conosciuto all’epoca di Gesù che si mette in viaggio per conoscere questo prodigioso evento. Al centro, sullo sfondo, la scena della fuga in Egitto della Sacra Famiglia. In questo senso la presenza delle pecore costituisce sì il gregge dei pastori ma è anche un rimando alla strage degli innocenti. Per questo nel presepe vi è una giovane pastora dal volto pensieroso, triste, che in questo contesto richiama Rachele, simbolo delle madri inconsolabili per la strage degli innocenti da parte di Erode.