Cuneo – Con l’accusa di violazione di domicilio e violenza privata si è svolto al tribunale di Cuneo il processo a K. D., 28enne senegalese, che la notte del 25 agosto 2016 aveva fatto irruzione all’interno del centro di accoglienza Fiordaliso di Borgo San Giuseppe per regolare i conti con un ospite della comunità. La violazione di domicilio è stata contestata perché all’uomo era stato riconosciuto qualche mese prima lo status di rifugiato e quindi allontanato dalla struttura. Quella sera K. D. dopo aver fatto irruzione all’interno della casa avrebbe sfondato la porta d’ingresso che era stata chiusa da un altro ospite, compagno di stanza del ragazzo che K. D. voleva picchiare: “Correva avanti e indietro – ha detto il giovane gambiano testimone del fatto -, era molto arrabbiato e io per evitare che litigassero ho chiuso la porta dell’androne ma lui l’ha sfondata e ne ha preso un pezzo per colpirmi”. Nessuna denuncia è stata sporta per l’aggressione e a carico di K. D. è rimasta l’accusa per la violazione di domicilio e il danno per la rottura della porta quantificato in circa mille euro. A fronte di una richiesta di condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, il giudice ha condannato l’imputato a un anno e un mese di carcere.