Cuneo – Se abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo alla notizia che i parrucchieri sarebbero rimasti aperti anche in “zona rossa”, una sorte meno fortunata è toccata ai nostri amici a quattro zampe: i toelettatori non sono stati inclusi dal Governo tra le attività ritenute “necessarie” e che quindi possono continuare a lavorare anche durante questo secondo lockdown. E così per la seconda volta (la chiusura gli era stata imposta anche a marzo, come per i servizi alla persona, in primavera esclusi dalle attività consentite) toccherà armarci di salviette, shampoo secco e spazzola per cercare di tenerli puliti e ordinati il più possibile. Se a marzo il bel tempo permetteva almeno di fargli un bagnetto in giardino o nella vasca da bagno, le temperature più basse di questo periodo sicuramente non aiutano di certo.
“Il Governo ci ha di nuovo dimenticati ma non riusciamo a capire perché, a differenza dei parrucchieri, non ci lasci lavorare – afferma Valentina Lombardi che ha un negozio di toelettatura in centro a Cuneo -: non abbiamo contatti con persone fisiche, usiamo tutti i dispositivi di protezione da ancor prima della pandemia, disinfettiamo gli ambienti con l’ozono e soprattutto nei nostri negozi non si creano assembramenti. Passiamo la maggiorate del tempo con il cane che possiamo prendere direttamente sulla porta restando a debita distanza. La toelettatura non è solo estetica ma spesso serve per cure mediche della pelle con shampoo apposito e che a casa viene difficoltoso. I cani, soprattutto a pelo lungo, rischiano il formarsi di nodi e feltri che possono causare dermatite. Spero che l’apertura delle nostre attività possa essere rivalutata e compresa come necessaria per la cura e il benessere degli animali”.