Dopo l’impennata di casi registrata nelle ultime settimane, nella serata di ieri (venerdì 23 ottobre) il presidente Cirio ha emanato un’ordinanza regionale che istituisce, anche in Piemonte come in altre regioni italiane, il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino dopo, da lunedì 26 ottobre fino al 13 novembre (data di termine condivisa da parte di tutte le regioni che lo hanno imposto). Ci si potrà spostare solo muniti di autocertificazione e per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o urgenza ovvero per motivi di salute”. Nel primo caso bisognerà indicare sede e azienda, o attività mentre nel secondo, il motivo e la durata presunta dello spostamento; sono inclusi anche gli spostamenti da e per aeroporti/stazioni. Ma a creare incomprensioni e insinuare dubbi nelle persone è soprattutto la seconda parte dell’ordinanza che dice “in ogni caso è consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”. Chi andrà a cena fuori o al cinema potrà probabilmente, mostrando lo scontrino del locale o dello spettacolo, rientrare a casa anche dopo le 23, ma percorrendo il tragitto più breve. Gli spettacoli dovranno comunque concludersi alle 23 e alla stessa ora scatterà l’obbligo di serrande abbassate per tutti i locali. A condizione che il locale sia sgombero e chiuso al pubblico, il personale adibito alle pulizie o alla preparazione del cibo per il giorno seguente dovrebbe poter sforare l’orario di coprifuoco ma anche in questo caso solo per il tempo strettamente necessario. Ulteriori chiarimenti dalla Regione sono previsti per oggi.
Intanto, a livello nazionale, il Governo sta lavorando ad un coprifuoco condiviso per l’intera penisola con uno stop alla circolazione e alle attività previsto alle 21, o forse persino alle 20. Molto probabile una chiusura di palestre, piscine e circoli sportivi mentre estetisti e parrucchieri dovrebbero rimanere aperti. Quasi certa anche la chiusura nel fine settimana di tutti i centri commerciali. Tra gli argomenti più delicati anche gli spostamenti tra le Regioni, se ci saranno limitazioni resteranno probabilmente esclusi gli spostamenti per motivi di lavoro, famiglia o per raggiungere le seconde case. Per quanto riguarda la scuola è ribadito l’invito ad incentivare il più possibile la didattica a distanza per le scuole superiori.