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Venerdì 22 novembre 2024

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“Alla fine a essere dimenticati non devono essere i più fragili e i giovani”

Il Csi ha sospeso l'attività sportiva ma ha chiesto chiarimenti al Ministero per l'interpretazione del Dpcm: “Assicuriamo che l'impegno del Csi sarà massimo a tutti i livelli perché lo sport di base possa essere ascoltato. Dovremo però sempre essere responsabili, rispettosi e attenti all'applicazione delle regole”

La Guida - “Alla fine a essere dimenticati non devono essere i più fragili e i giovani”

Cuneo – Con una lettera aperta, indirizzata a società sportive, dirigenti e allenatori, il presidente del Csi di Cuneo, Mauro Tomatis, esprime tutti i dubbi sollevati dall’ultimo Dpcm, e fa notare anche le difficoltà interpretative del documento per quanto riguarda lo sport di base.

“Con prudenza e sensibilità – scrive Mauro Tomatis – il nostro comitato ha deciso di seguire la strada della sospensione dell’attività di contatto in seguito all’entrata in vigore del nuovo DPCM del 18 ottobre, ma, di fronte alle azioni di alcuni EPS, e Federazioni e varie segnalazioni che ci sono pervenute dal mondo sportivo abbiamo percepito svariate interpretazioni del decreto. In effetti, il DPCM ammette la possibilità di svolgere gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva…In questo ambito, e credo sia evidente a tutti, rientrano pienamente i campionati nazionali del CSI, nonché le relative fasi provinciali. Non c’è alcun dubbio.

 “A tal proposito la Presidenza Nazionale CSI ha inviato in data 19 ottobre 2020 all’ufficio sport una lettera per avere chiarimenti sulla migliore interpretazione del decreto. Rimaniamo quindi in attesa di una risposta ufficiale del Ministero. Qualora questa non arrivasse, allora la presidenza nazionale, valuterà insieme ai comitati provinciali come agire e, eventualmente, reagire, dando il via alla prosecuzione dei campionati nazionali. Noi abbiamo a cuore la salute pubblica; però, quando leggiamo che si può frequentare una sala bingo, ma non un campo di calcio, iniziamo ad avere qualche preoccupazione che alla fine, ad essere dimenticati, siano i più fragili, i giovani sportivi e le giovani atlete, i dirigenti di base e gli allenatori appassionati, per logiche a cui nemmeno vogliamo pensare. Vi assicuriamo che l’impegno del CSI sarà massimo a tutti i livelli: Nazionali, Regionali, Provinciali, perché lo sport di base possa essere ascoltato, affinché si trovi il modo di continuare a fare qualcosa, fossero anche solo forme di allenamento o simili. Dovremo però essere sempre responsabili, far sentire la nostra voce, ma rispettosi e attenti all’applicazione delle regole.

Ringrazio tutti Voi per la grande serietà e il grande lavoro con cui siete riusciti a far ripartire l’attività, ma solo con l’impegno di tutti riusciremo a vincere questa difficile partita, noi ci siamo e siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità”.

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