Nei primi quindici giorni di ottobre la media dei tamponi giornalieri processati in Piemonte è stata di circa 7.000 unità su un totale di 107.739 test eseguiti; un dato anomalo è stato registrato ieri (15 ottobre) quando i tamponi effettuati sono stati 14.142 con l’individuazione di oltre mille positivi.
In generale il dato medio piemontese è molto al di sotto della potenzialità regionale pari a 15.000 tamponi, ma anche rispetto al decreto Conte di aprile che ne prevede 250 ogni 100.000 abitanti che per la nostra Regione significherebbe circa 11.000 test al giorno.
La domanda sorge così spontanea, perché?
Tra le principali falle del sistema sembra esserci la carenza di reagenti oltre che “un problema di forniture e in particolare di un oggetto tecnico che serve per l’operazione”, come dichiarato da Giovanni Di Perri, direttore della struttura malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia a Torino e componente della task force regionale anti Coronavirus, nel corso di un’intervista resa a Radio Veronica One.