Dogliani – In seguito a una discussione con il padre della sua fidanzata, aveva sfondato con un pugno il vetro di una finestra della casa dell’uomo e lo aveva minacciato. Per questo motivo C. M. è stato imputato dei reati di danneggiamento e minacce davanti al tribunale di Cuneo. Nella mattinata di oggi (martedì 22 settembre) ha testimoniato il genitore della ragazza. “Sapevo di questa relazione – ha riferito in aula A. S., 56enne doglianese -, ma cominciai a preoccuparmene sentendo di alcuni fatti in cui era stato coinvolto C. M. e che non mi piacevano. Ebbi anche una discussione accesa con lui alcune settimane prima del danneggiamento, ma poi avevamo chiarito e pensavo che la storia fosse finita lì”. Invece la notte dell’8 marzo 2019 il ragazzo telefonò in piena notte al papà della ragazza dicendo: “Ti ricordi di me? Sono quello che hai preso per la giacca, vieni fuori che ti ammazzo”. Subito dopo sentirono dei colpi contro la porta di casa. Il ragazzo si arrampicò fino al primo piano dell’abitazione e con un pugno sfondò il vetro di una finestra che aveva le inferriate. Anche dopo l’arrivo dei Carabinieri avrebbe continuato a minacciare l’uomo dicendogli che gli avrebbe bruciato la casa. Il giorno dopo, però, C. M. si recò a casa dell’uomo chiedendo scusa e offrendo denaro per riparare il danno arrecato. “Aveva però ancora un atteggiamento aggressivo e strafottente – ha dichiarato l’uomo in tribunale -, abbiamo rifiutato i soldi e gli abbiamo detto di non farsi vedere mai più. La relazione con mia figlia poi è finita, abbiamo anche rimesso la querela”. Acquisiti i verbali delle indagini svolte dai Carabinieri il processo è stato rinviato al 19 gennaio per la discussione e la sentenza.