Cuneo – “In conseguenza agli atti di razzismo che si stanno diffondendo in queste ore verso il popolo cinese, forse la cosa migliore sarebbe quella di trovarci tutti assieme domani, martedì 4 febbraio, alle ore 13, presso il ristorante Pechino, in piazza Galimberti”. Questo il messaggio che tanti cuneesi hanno visualizzato ieri sera, lunedì 3 febbraio, sugli schermi dei loro smartphone. L’iniziativa chiama a raccolta tutti coloro che si vogliono dissociare dagli atti di sospetto e discriminazione avvenuti negli ultimi giorni nei confronti del popolo cinese, collegati all’epidemia di Coronavirus in corso nel paese asiatico.
Il più recente episodio di razzismo è stato riportato ieri dai rappresentanti della comunità cinese alla sindaca Appendino: una ragazza cinese, che viaggiava in autobus da Cuneo a Torino, sarebbe stata invitata dagli altri passeggeri a scendere dal mezzo. La ragazza, che parla poco l’italiano, non avrebbe sporto denuncia, ma raccontato l’episodio ai suoi connazionali.
Il rischio di psicosi collettiva è reale, anche in una regione come il Piemonte che non ha ancora registrato nessun caso di contagio; oltre agli atti di razzismo avvenuti, lo dimostra il numero di mascherine vendute negli ultimi giorni.