Sanfront – A novembre L.C. era stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per la tentata rapina del 2017 all’ufficio postale di Sanfront: era l’uomo alla guida della vettura con cui era stato tentato il colpo, fallito grazie alla prontezza di riflessi dell’impiegata dell’ufficio. Il suo complice, l’autore materiale della tentata rapina, si era dato alla fuga ma era stato fermato e arrestato poco dopo dai carabinieri. Era stato proprio quest’ultimo a fornire indicazioni agli inquirenti sul suo complice alla guida dell’auto. Oggi L.C. era di nuovo a giudizio per evasione dagli arresti domiciliari, una pena di 8 mesi da scontare per un’ altra condanna risalente al 2014. Il 18 agosto del 2018 i Carabinieri suonarono alla sua porta di casa ma non lo trovarono. Lo videro arrivare poco dopo in compagnia di un’amica, di ritorno dal bar dove avevano preso un caffè. Ai militari riferì di essersi attardato perchè l’amica era stata importunata. Per lui il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 8 mesi di reclusione, mentre l’avvocato evidenziando che il suo assistito non aveva alcuna intenzione di darsi alla fuga, dal momento che è stato sorpreso mentre rientrava a casa, ha chiesto e ottenuto l’assoluzione per la particolare lievità del fatto.