Crissolo – Ghiaccio, neve e rocce: una parte della parete Nord del Monviso è franata. Oggi è difficile calcolare quanti metri cubi di materiale sono scesi a valle. Nel giorno di Santo Stefano, in alta quota, in alta Valle Po, c’è stato un forte boato: sul “Re di pietra” si è staccata un frana di importanti dimensioni. Il distacco si è verificato a 3.300 metri di altitudine. Si tratta di un movimento franoso che riguarda il Monviso ed è attivo dall’inizio degli anni Novanta. Circa 20 giorni fa è caduto un intero torrione e a Santo Stefano c’è stato l’ultimo crollo: numerosi alpinisti e sciatori che si trovavano a Crissolo hanno anche ripreso con macchine fotografiche e telefonini quanto stava accadendo. La zona interessata dalla frana è la cresta dei “Torrioni del Sucai”, vicina al “canalone del Coolidge”, lungo la via di ascensione classica della parete Nord. Nel 1992 si era già verificata una grossa frana, in inverno, ma leggermente più in basso dove si è verificato l’ultimo movimento di questi giorni. Le mutate condizioni climatiche, con le temperature alte e inconsuete, favoriscono il formarsi degli eventi franosi. Dal Soccorso alpino, parte l’invito a tutti gli alpinisti prestare la massima attenzione quando si sale in alta quota.