Cuneo – Una risposta che non soddisfa e che fa sperare in nuovi interventi: l’ha ricevuta una persona, aderente al Comitato Gruppo Pendolari linea Cuneo-Torino, che aveva presentato un reclamo alla direzione regionale di Trenitalia in merito alle condizioni di viaggio tra il capoluogo della Granda e quello regionale. Il gruppo dei pendolari la rende pubblica per condividere anche con la Regione e gli enti cui è affidato il trasporto pubblico locale, nella speranza di ottenere qualche miglioramento; già nel recente passato le segnalazioni sono state numerose, come pure le lamentele e le polemiche, sempre per il sovraffollamento dei treni sulla tratta e per i disagi che ne derivano ai viaggiatori.
Il punto di fondo è proprio in questo squilibrio: almeno 400 persone in viaggio, secondo le stime del comitato, a fronte di 145 posti a sedere e 200 in piedi offerti da Trenitalia. Ecco le conseguenze, secondo il comitato dei pendolari.
“Il comfort e la sicurezza non sono salvaguardate in quanto il treno risulta sovraffollato almeno nella tratta tra Fossano e Cuneo causando:
– problematiche di convivenza: genera arrabbiature e frustrazione tra i pendolari, che, pagano un abbonamento per viaggiare come sardine, andando a creare stress aggiuntivo e peggiorando di fatto le condizioni di vita quotidiana di lavoratori e studenti;
– situazioni di potenziale pericolo: ad esempio nel caso si verificasse un malore tra i passeggeri, cosa che diventa più probabile visti gli spazi inesistenti, sarebbe difficoltoso un intervento di primo soccorso. Inoltre cosa potrebbe succedere in caso di incidente o anche solo in caso di frenata improvvisa? Sicuramente un disastro viste le condizioni di viaggio indotte;
– situazione di precaria pubblica sicurezza, di assistenza e di controllo: il personale di bordo è praticamente impossibilitato ad adempiere il proprio lavoro in quanto non riesce a passare nel corridoio”.
“Le confermo il rispetto della composizione programmata del treno suddetto composto da 3 vetture per un totale di posti offerti pari a 145 – si legge nella risposta della direzione regionale di Trenitalia alla segnalazione del viaggiatore -. Tengo a rassicurarLe che la programmazione dei nostri treni viene effettuata sulla base delle nostre statistiche sulle frequentazioni, salvaguardando il comfort e la sicurezza delle persone che ospitiamo a bordo dei nostri treni.
Preciso inoltre che l’Offerta dei Treni Regionali viene formulata nell’ambito dei contratti di servizio tra le Direzioni Regionali di Trenitalia e le rispettive Regioni, alle quali spettano istituzionalmente il finanziamento e la programmazione del Trasporto pubblico locale nell’ambito dei propri territori regionali (sia in termine di orari, che di fermate, di giorni di circolazione, di composizione dei treni regionali, di numero e di tipologia di carrozze utilizzate e di quantità di posti a sedere).
Le richieste di modifica o incremento del servizio ferroviario, pertanto, non possono che pervenire da tale Ente che ha il compito di vagliarle anche alla luce degli altri collegamenti eventualmente presenti sul territorio.
La Sua segnalazione è stata comunque veicolata ai nostri uffici di programmazione dell’offerta commerciale per una valutazione condivisa con la Regione, per quanto riguarda la tipologia di carrozze utilizzate per i treni da Lei indicati”.
“A fronte di quanto esposto – conclude il comitato dei pendolari – richiediamo quindi che il treno Reg 22965 venga composto da materiale adeguato al numero di passeggeri che ne usufruiscono, per poter giungere ai propri luoghi di lavoro, studio o di vacanza, e preghiamo quindi i responsabili degli enti competenti, di valutare le necessarie misure e soluzioni per garantire le condizioni di viaggio migliori possibili sia in termini di comfort sia di sicurezza”.