Bra – Un uomo che aveva avuto problemi di salute, sembrava riprendersi ma gli ultimi esami avevano fatto scattare la segnalazione della direzione sanitaria ai Carabinieri, che una settimana dopo hanno arrestato la moglie: è successo il 28 dicembre all’ospedale di Bra, per la donna l’accusa è tentato omicidio aggravato. Il paziente, un operaio 55enne braidese, a fine ottobre aveva avuto gravi problemi di salute, una crisi respiratoria per una polmonite: era stato “salvato” a Torino. Erano seguiti altri ricoveri, a inizio dicembre gli erano stati rilevati valori alterati del sangue, soprattutto per coagulazione e glicemia; il 20 dicembre, dopo altri esami, sono stati allertati i Carabinieri, che con i Nas si sono attivati subito, tanto più che veniva riferito di un “serio pericolo di vita” per l’uomo. Nei giorni di Natale, grazie a telecamere, sono state acquisite immagini della moglie (L. D., 49 anni, anche lei operaia) che somministrava sostanze all’uomo attraverso bevande e cibi, nella camera dell’ospedale, di spalle rispetto al marito. Il 28, dopo un esame effettuato nella mattinata al centro antiveleni dell’ospedale San Matteo di Pavia, sono stati rintracciati anticoagulanti, farmaci per cardiopatie e ipoglicemizzanti: al pomeriggio i Carabinieri hanno effettuato in ospedale il fermo della moglie, ora in carcere a Torino. L’intervento si è reso necessario per salvaguardare la salute e la vita dell’uomo. Non è ancora chiaro il movente (al giudice la donna avrebbe reso “dichiarazioni illogiche e inverosimili”), né come l’operaia si sia procurata quei farmaci, che richiedono prescrizione medica.