Boves – Grande commozione al cimitero bovesano quando l’ultimo partigiano rimasto Natalino Maccario e il sindaco Maurizio Paoletti, sulle note del silenzio suonato dalla tromba, hanno depositato insieme l’urna cineraria con le spoglie di Antonio Vassallo nella tomba allestita dal Comune. Domenica mattina 23 settembre si è concluso così il lungo percorso che ha riportato a Boves colui che fece da mediatore, insieme a don Giuseppe Bernardi, delle trattative con i soldati nazisti per cercare inutilmente di salvare il paese dall’eccidio. Vassallo, piccolo imprenditore, liberale laico, era sepolto nella tomba di famiglia a Tenda e, grazie all’autorizzazione dei parenti, è stato riportato a Boves insieme al piccolo Luigi, il figlio morto all’età di un anno. Per l’ultimo saluto, nell’ambito delle celebrazioni per il 75° anniverario dell’eccidio, erano presenti il sindaco francese Jean Pierre Vassallo, il nipote di Vassallo anche lui Antonio con altri familiari, il Consiglio comunale, il parroco don Bruno Mondino che ha svolto un breve ricordo e l’orazione funebre, tutte le autorità civili e militari, i rappresentanti delle città gemelllate che in corteo hanno accompagnato le spoglie dal monumento di piazza Italia fino al cimitero. Ad aprire la sfilata la banda musicale di Boves, mentre sono stati i ragazzi delle classi terza media dell’Istituto “Antonio Vassallo” a portare le due urne, come auspicio affinchè si tramandi anche alle nuove generazioni il messaggio di pace che Boves ha voluto lanciare in questi giorni. Al termine è stata celebrata sul sagrato della chiesa parrocchiale la Messa in memoria di tutti i caduti, in chiusura della settimana dedicata ai “Cantieri di riconciliazione”.