Cuneo – Anche dalla Granda la Cgil torna a sottolineare l’importanza di sbloccare i contratti nazionali nella sanità e nel socioassistenziale nel privato, dopo aver ottenuto risultati per la sanità pubblica: l’organizzazione sindacale, attraverso la segreteria provinciale Funzione Pubblica Cgil, ribadisce che “i dipendenti della sanità privata sono fermi al palo dal 2010 mentre per i lavoratori delle cooperative sociali e quelli delle case di riposo private il blocco risale al 2012. Le politiche di taglio alla spesa sanitaria e assistenziale, riforma Fornero, Jobs-Act, leggi regionali sul minutaggio assistenziale, insufficiente, unite a scelte imprenditoriali volte esclusivamente a ridurre il costo del lavoro e aumentare i carichi di lavoro, stanno determinando una situazione di estrema criticità del settore che non può più essere ignorata. Come Fp-Cgil denunciamo da anni gli effetti nefasti di queste scelte dannose per i cittadini e per i dipendenti del settore, oggi riteniamo che la misura sia colma e sia necessario il rinnovo dei contratti di settore che da troppo tempo si attendono”.
I sindacati minacciano forme di mobilitazione e di stop ai servizi, oltre a rivolgersi a parlamentari e consiglieri regionali “affinché intraprendano iniziative utili a sbloccare i tavoli di trattativa per il rinnovo dei contratti”.