Da oggi, lunedì 15 settembre, fino al 15 aprile è vietato bruciare all’aperto materiale vegetale su tutto il territorio regionale, in quanto, come riporta la Regione, “il verificarsi di alcune condizioni atmosferiche e la sovrapposizione di diverse fonti emissive rendono la qualità dell’aria particolarmente critica”. E continua “l’inquinamento atmosferico continua ad essere una grande minaccia per la salute pubblica: è stato associato a malattie cardiache e, respiratorie, ictus, tumori, diabete e problemi neonatali. Ogni anno in Europa si contano più di 500.000 morti legati a scarsa qualità dell’aria, per questo l’OMS raccomanda il contenimento dei livelli di inquinanti atmosferici al di sotto degli attuali limiti previsti dalla legge. Tra le fonti di particolato atmosferico e altre sostanze inquinanti dannose per la salute sono comprese la combustione di residui vegetali e il riscaldamento a biomasse legnose, che si aggiungono agli impianti industriali, al riscaldamento per uso domestico e al traffico veicolare”.
Sono esenti dal divieto i comuni montani classificati nella zona “IT0121 Montagna”, dove il divieto si applicherà dal 1 novembre al 31 marzo. Si può consultare il codice del proprio comune sul sito della Regione Piemonte