È in programma per giovedì 25 settembre un appuntamento itinerante (quest’anno a Limone Piemonte) che in sette edizioni si è conquistato un ruolo di primo piano tra le occasioni per riflettere sulla zootecnia subalpina: “Caluma el vache. Il ritorno della mandria a valle”, l’evento organizzato dalla Confagricoltura di Cuneo (in collaborazione con Atl del Cuneese e Riserva Bianca, con il sostegno di Consiglio Regionale e patrocinio di Provincia e Comune) per celebrare la chiusura della stagione di alpeggio. L’iniziativa, realizzata in occasione della discesa della mandria di capi bovini dei fratelli Luigi, Davide e Gabriele Dalmasso dall’alpeggio Pancani fino alla località Panice Sottana, torna come momento di incontro e confronto con i malgari cuneesi per discutere delle problematiche che interessano le “terre alte”, ponendo particolare attenzione sulle esigenze di chi fa agricoltura in montagna.
Nel programma di giovedì 25, alle 9.30 ritrovo e “colazione del malgaro” in località Panice Sottana (chalet La Grogia); da qui, intorno alle 11, si raggiungerà l’area adiacente la partenza dell’impianto “Pian del Leone” per seguire la mandria bovina nel tratto finale del suo percorso. Alle 12.30, dopo i saluti istituzionali e la tradizionale benedizione delle mandrie, ci sarà un momento di dibattito sulle problematiche delle terre alte; a seguire, premiazione e consegna dei riconoscimenti “Cioca d’Or 2025”; infine, momento conviviale in tensostruttura (prenotazione obbligatoria entro lunedì 22 settembre). Lo svolgimento, in larga parte all’aperto, sarà condizionato dalle condizioni meteo: contattare la segreteria organizzativa per eventuali variazioni e conferme (tel. 0171-692143, interno 7; eventi@confagricuneo.it).
“Anno dopo anno, ‘Caluma el vache’ si è ritagliato uno spazio importante tra gli eventi autunnali della provincia di Cuneo e ha assunto un significato via via più profondo – spiega Enrico Allasia, presidente provinciale e regionale Confagricoltura -. La discesa delle mandrie non è infatti solo una tradizione che racconta la storia e l’identità delle nostre montagne, ma rappresenta anche la testimonianza concreta della tenacia e del lavoro quotidiano dei nostri allevatori. L’estate appena trascorsa ha messo nuovamente a dura prova i nostri alpeggi: la siccità ha ridotto la disponibilità di foraggi e di acqua, rendendo ancora più faticosa la gestione delle mandrie in quota. Con questo evento vogliamo celebrare l’impegno e la dedizione dei malgari, ma anche accendere i riflettori sulle difficoltà che affliggono un comparto vitale per la salvaguardia delle terre alte: tra queste la burocrazia legata agli spostamenti degli animali, la presenza del lupo e le conseguenze delle recenti linee guida ministeriali per i formaggi a latte crudo. ‘Caluma el vache’ è dunque un’occasione di incontro con la comunità, ma anche un momento di riflessione collettiva sul futuro dell’agricoltura in montagna, che deve restare un presidio fondamentale per il territorio e per l’economia”.