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Domenica 17 agosto 2025

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Alla scoperta di antichi castelli e accampamenti romani

Passeggiare a Roccasparvera tra rigogliosi boschi di castagni secolari

Roccasparvera

La Guida - Alla scoperta di antichi castelli e accampamenti romani

Da un punto di vista naturalistico l’habitat che caratterizza e ben identifica il territorio di Roccasparvera è rappresentato dai rigogliosi boschi di castagni secolari, luoghi ideali per facili escursioni, particolarmente consigliabili anche in inverno, sfruttando l’esposizione più soleggiata. Per gli amanti del cicloturismo, il paese è interessato dai percorsi del Parco Fluviale Gesso e Stura, del quale è parte, e dagli itinerari del Bike Park Tajaré. Molto suggestiva da percorrere a piedi o in bicicletta è la strada ex militare che da Vignolo transita alle spalle di Roccasparvera, ai piedi dei boschi di castagno, fino a Gaiola.

La piana di Siteila

Tutelata dal SIC Valle Stura la piana di Siteila presenta caratteristiche naturalistiche uniche oltre ad un castagno secolare. Su di essa vi sono tracce di un antico accampamento romano che a partire dalla fine del primo secolo avanti Cristo, a seguito della conquista della Gallia, si trasformò prima in mansio ossia stazione di commercio e poi nel proto paese di tetto Beraudo, uno dei più antichi documentati della Valle Stura.

Il lago di Roccasparvera

Di natura artificiale poichè nato da uno sbarramento diga a scopo idroelettrico in esso vi nidificano ed abitano diverse specie di uccelli, dall’airone cinerino, alle anatre e non di rado vi è possibile scorgere upupe e cicogne. Ideale per il birdwatching ed il riposo, ad esso vi si accede attraversando un istmo di roccia che conduce ad una penisola. Particolarità di questo istmo è che al di sopra di esso vi si può osservare, a sinistra il fiume che scorre e a destra il lago con le sue acque ferme e le sue piccole spiagge nascoste.
Il lago ed il tratto di fiume di Roccasparvera rappresentano uno dei principali corridoi di migrazione per l’avifauna conosciuti in Piemonte e costituiscono un importante luogo di sosta, utilizzato in particolare con condizioni meteorologiche avverse che impediscono l’attraversamento dell’arco alpino da parte degli uccelli in transito. Nel sito e nelle sue immediate vicinanze sono attualmente note 121 specie di uccelli.

Il sentiero dei cento scalini

Attraversa buona parte dell’area fluviale di Roccasparvera e corre lungo il fiume congiungendo il capoluogo con la frazione di Castelletto. In un sali e scendi continuo permette al camminatore di accedere a più punti dell’area fluviale, ammirare piccole cascate e l’ambiente fluviale nella sua naturalezza. Particolarmente spettacolare in inverno quando gli alberi non sono fogliati. Poco adatto durante le piogge.

Le rovine del castello

Poste sulla collina retrostante l’abitato di Roccasparvera è caratterizzata dal sito storico contenente sia le rovine del castello con i suoi sotterranei ancora in parte visitabili sia il muro dell’abside dell’antica chiesa parrocchiale di san Martino, posta sul lato nord della collina. Il castello nato nel suo nucleo nell’anno 1000 circa come torre fortificata facente parte del Clusiatico della bassa valle Stura venne poi ampliato sotto la famiglia Bolleris nel 1300 e ebbe la sua battaglia cruciale prima e dopo la pace di Chateau-Cambresis, nel 1558, allorchè le truppe di Filippo II di Spagna assediarono Roccasparvera. Difeso prima dai Bolleris e poi da 1000 soldati francesi viene poi ceduto ai Savoia e distrutto dai capitani cuneesi nel 1559.
Alle spalle di questa collina vi è il “Rucas Sarasin”, la rocca su cui si trovano le rovine di una torre saracena nonchè le coppelle di Ciapin, una testimonianza di vita preistorica dell’abitato di Roccasparvera raffiguranti le costellazioni dei carri celesti.

Tra Roccasparvera e il bosco dell’Impero

Caratterizzata da distese di prati e costeggiata dai canali che conducono alla centrale Enel di Roccasparvera. L’area fluviale è in fase di recupero sentieristico al fine di collegare l’area parco di Cuneo e Vignolo alla Valle Stura. In questa area si trova l’antica chiesa di san Bernardo e l’antico mulino.

La Rocca invisibile

Visitabile tramite una mappa storica, gratuitamente reperibile negli esercizi commerciali del paese e delle frazioni, il concentrico di Roccasparvera contiene diverse chicche artistiche, storiche e naturali: dalla chiesa parrocchiale, alla confraternita, al santuario della Madonna delle Grazie, senza dimenticare le antiche fontane settecentesche, la casa massonica, il forno di comunità ed i cippi ricordanti i caduti delle due guerre mondiali con storie di vita vissuta decisamente uniche.

Le chiese settecentesche di Castelletto

La frazione di Castelletto, uno delle più antiche della valle e punto di collegamento con gli altri comuni della bassa Valle, in essa vi si trovano tre chiese di età settecentesca nonchè l’Osteria più antica di tutta la valle, ancor oggi attiva e gestita dalla stessa famiglia per ben sette generazioni.

Il fiume Stura

Tramite un giro in gommone organizzato dalle società di rafting che operano sul territorio, è possibile scoprire tutti angoli più nascosti dell’ambiente fluviale e le sue peculiarità morfologiche: le gole e gli stretti, le rapide e le volte oltre a scoprire la flora rivierasca, molto spesso, scendendo in gommone è possibile anche osservare la fauna tipica che si abbevera sulle spiagge del fiume.

Percorso di orienteering

Per i ragazzi più grandi e gli amanti delle camminate, attorno a Roccasparvera e frazione Castello è stato attrezzato un percorso di Orienteering permanente. E’ possibile ritirare la mappa presso la Panetteria La Fame o l’alimentari La Bottega.

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