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Martedì 22 aprile 2025

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Radis, da Rittana a Dogliani con l’artista kosovaro Petrit Halilaj

Si rinnova il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT con Fondazione CrC

Dogliani

La Guida - Radis, da Rittana a Dogliani con l’artista kosovaro Petrit Halilaj

Dopo Rittana tocca a Dogliani. Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, nella sua seconda edizione si trasferisce in Langa. Sarà sempre la curatrice Marta Papini e sempre con collaborazione con la Fondazione CRC ad occuparsi della nuova iniziativa artistica. Se a Rittana Radis ha lasciato come segno la realizzazione dell’opera le masche di Giulia Cenci, a Dogliani ad esprimersi sarà l’artista visivo kosovaro Petrit Halilaj realizzare un’opera nella Borgata Valdibà.L’opera verrà inaugurata nell’ottobre 2025 insieme a una mostra collettiva che accoglierà opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione CRC, a cura di Marta Papini e Leonardo Pietropaolo.

Marta Papini ha invitato l’artista Petrit Halilaj (1986, Kostërrc, Kosovo) che  ha partecipato a numerose mostre personali e collettive di rilievo internazionale, tra cui la Biennale di Venezia del 2017, in un’area che si trova in un punto panoramico nel cuore delle Langhe, lungo una strada che conduce da Dogliani a Monforte d’Alba e che dalla primavera all’autunno è meta di cicloturismo, passeggiate ed escursioni. Qui, accanto alla Chiesa di San Bartolomeo e alla sua canonica, c’è un piccolo edificio a due piani che fino agli anni Sessanta era la scuola di borgata, il punto di riferimento per tutti le bambine e i bambini del territorio circostante. Al posto dell’edificio, ormai non più agibile, Petrit Halilaj realizzerà un’opera dalla serie Abetare, creata a partire da disegni incisi sui banchi di scuola. È proprio la sua capacità di creare opere poetiche legate alla memoria e all’immaginazione ad aver colpito la Papini. Iniziata nel 2015, Abetare parte dall’archiviazione dei disegni trovati sui banchi nella ex scuola di Runik (Kosovo), villaggio dove Halilaj è cresciuto. In questi dieci anni l’artista ha creato un archivio di disegni da cui attinge per creare sculture monumentali in acciaio o bronzo, ispirate all’immaginario infantile di aree geografiche ed epoche differenti, che nelle opere si sovrappongono in un linguaggio unitario. La serie Abetare è stata esposta in diverse importanti istituzioni, tra cui il tetto del Metropolitan Museum of Art di New York nel 2024, nell’ambito della Roof Garden Commission.
Per Radis Halilaj lavorerà a partire dai disegni sui banchi delle scuole di Dogliani, che verranno combinati con disegni tratti dall’archivio dell’artista. L’opera che andrà a occupare lo spazio lasciato dalla ex scuola rappresenterà una casa stilizzata e senza muri, popolata da creature inventate provenienti sia dai banchi delle Langhe sia dei Balcani che, incontrandosi, la faranno diventare un monumento al linguaggio universale dell’immaginazione e della fantasia.
“Quando ho visto la vecchia scuola in cima alla collina della Borgata Valdibà ho subito pensato a Petrit Halilaj e alle sue sculture, realizzate a partire dai disegni incisi sui banchi di scuola” dichiara Marta Papini. “Ho invitato l’artista a immaginare un’opera che si sostituisca all’edificio e che, celebrando la fantasia e la libertà che hanno abitato per anni tra quelle mura oggi in rovina, suggerisca un nuovo futuro per la storia del luogo.”
“Al posto della vecchia scuola di Borgata Valdibà, propongo una casa di fantasia, decorata con scarabocchi e sogni ad occhi aperti provenienti sia dagli studenti di Dogliani sia da bambine e bambini da tutti i Balcani; una torreggiante fantasticheria che fluttua libera attraverso i confini geografici e politici” dichiara l’artista Petrit Halilaj.

Le due istituzioni dialogheranno anche quest’anno con il territorio, trasformando in azioni concrete l’idea di patrimonio diffuso che rappresenta una delle missioni statutarie della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione CRT, da sempre impegnata nell’ampliare l’accesso alla cultura e all’arte per tutte e tutti.
“Sostenere un progetto come Radis significa riaffermare con convinzione la nostra visione di cultura come bene comune, capace di radicarsi nei territori e generare valore per le comunità – dichiara Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT – Questa seconda edizione conferma e rafforza l’impegno condiviso della Fondazione CRT, insieme alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e alla Fondazione CRC, nel promuovere l’arte contemporanea come strumento di partecipazione, educazione e coesione sociale”
“Siamo molto felici di dare inizio alla seconda edizione di Radis, un progetto nato con l’obiettivo di ampliare lo sguardo e l’operatività della Fondazione su scala regionale, lavorando negli spazi pubblici con le comunità locali e lasciando in dono un patrimonio di opere d’arte – dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CrT -. Radis è un progetto che ha molte anime perché accompagna la produzione e la presenza dell’opera con le attività educative dedicate alle scuole locali e con momenti di approfondimento destinati a diversi tipi di pubblico. Per poter realizzare tutto questo occorre saper riconoscere una comunità attenta e sensibile, capace di accogliere l’arte con curiosità, come hanno fatto il sindaco di Dogliani Claudio Raviola, l’assessore Gianluca Navello e tutte le persone che fin da subito hanno dimostrato piena disponibilità e a cui vanno i miei primi ringraziamenti. Ringrazio la Fondazione CRC e il suo presidente Mauro Gola che per il secondo anno ha risposto positivamente alla proposta di lavorare insieme per la produzione di questo patrimonio artistico. Infine grazie alla Fondazione CRT e alla Presidente Anna Maria Poggi per aver condiviso senza riserve gli obiettivi del progetto”.
“Dopo la prima edizione, che ha coinvolto un territorio di montagna, siamo particolarmente felici di proseguire la collaborazione con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT anche nel 2025” dichiara Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC. “Il progetto Radis offre un’occasione importante per attivare le nostre comunità, attraverso un percorso di arte pubblica condiviso e partecipato”.

 

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