Il corvo, nei contesti rurali e montani, è stato a lungo guardato con un certo sospetto fino ad essere considerato come un nemico delle semine e dei raccolti. Al contrario invece gli abitanti di questi ecosistemi non hanno mai avuto problemi particolari con la colomba, che ha così finito per rivestire da sempre una valenza fortemente positiva: questo innanzitutto perché, essendo la sua carne considerata particolarmente prelibata, veniva allevata con cura nelle colombaie; e poi in quanto il suo guano era ritenuto un prezioso fertilizzante naturale. Per questo, contrariamente al corvo, la colomba era pensata come una sorta di alleata del contadino, capace di agevolarne il lavoro e di contribuire in qualche modo sia all’alimentazione delle famiglie rurali, sia dell’attività che esse prevalentemente svolgevano.
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