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Sabato 15 febbraio 2025

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Sale d’attesa oncologiche, apparecchiature, Tomasini Campus: il 2025 della Fondazione Ospedale di Cuneo

Nel 2024, 3,2 milioni per la Pet ma anche 518 famiglie e persone che si sono rivolte nel 2024 agli sportelli della Fondazione nell'atrio dell'ospedale di via Coppino, per fare una donazione spontanea

Cuneo

La Guida - Sale d’attesa oncologiche, apparecchiature, Tomasini Campus: il 2025 della Fondazione Ospedale di Cuneo

“Il 2024 sarà ricordato come l’anno del Progetto Pet con 3,2 milioni di euro raccolti, un record per il territorio non per Cuneo per tutto il territorio perché l’ospedale Santa Croce e Carle è l’hub di tutta la provincia. Ma ci aspetta un 2025 di nuove sfide, a partire dal Tomasini Campus ma tanti altri progetti dalla ricerca alla strumentazione per valorizzare le eccellenze conclamate dell’ospedale di Cuneo che non a casa è stato incoronato come il miglior ospedale d’Italia”.
Silvia Merlo, presidente della Fondazione Ospedale di Cuneo, introduce così la presentazione dei risultati del 2024 e delle attività del 2025. Ma ai fondi della Pet si devono aggiungere tante altre donazioni e iniziative a partire dalle 518 famiglie e persone che si sono rivolte nel 2024 agli sportelli della Fondazione nell’atrio dell’ospedale di via Coppino, per fare una donazione spontanea (la media è di 138 euro). E a questi si aggiungono aziende, fondazioni bancarie, banche, enti.

Cosa è stato nel 2024

Così nel 2024 Silvia Merlo e il direttore Massimo Silumbra hanno passato in rassegna i grandi e piccoli progetti portati avanti: la Pet/Ct acquistata per la medicina nucleare, già in funzione e che prosegue con tutto il progetto di formazione; la campagna “Dona una nuova cura alla radioterapia” una formazione sostenuta per medici e infermieri presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano mirato al perfezionamento di una tecnica di cura del tumore della cervice uterina possibile solo in due ospedali in Italia e uno di questi è Cuneo. E poi il progetto dei due sposti Sara e Max che hanno donato i regali del loro matrimonio per acquistare caschi per la prevenzione dell’alopecia da chemioterapia e per avviare il progetto di umanizzazione delle sale di attesa del Day Hospital Oncologico al Carle; la campagna 5×1000 con i cioccolatini della Venchi donati per cercare fondi per il benessere dei dipendenti (il 5×100 è passato da 4, a 12, a 26 mila euro negli ultimi tre anni); la campagna “Born in Cuneo” con 3.000 tutine per i neonati a Cuneo. Ma anche convegni patrocinati, eventi sostenuti (tra cui la giornata mondiale dei donatori dio plasma dal cui striscione di promozione la Fondazione ha incaricato l’Emporio Margherita della cooperativa Momo e dell’associazione Amici Case del Cuore di recuperarlo per creare dei piccoli portacard artigianali dell’inclusione e della sostenibilità), donazioni di piccole apparecchiature strumentali: alla Terapia intensiva neonatale un trapano intraosso, una pila per transilluminazione, due bilance, schermi led e poi ancora altri schermi per l’oncologia e la neurologia, e due elettrocardiografi per l’ematologia e le scuola infermieri.

Cosa sarà nel 2025

Nel 2025 sono tanti i progetti: un vademecum prontuario per specializzandi e medici per l’utilizzo dei farmaci d’urgenza; 500 kitcare con generi di prima necessità per i ricoverati d’urgenza dal pronto soccorso; i totem multimediali per informazioni e spiegazioni da sistemare negli ingressi dell’ospedale; il corso per manovre di primo soccorso in tutte le scuole superiori di Cuneo; i percorsi alternativi di cura dalla pet therapy nel reparto di psichiatria alla musicoterapia per la Terapia Intensiva Neonatale; il convegno internazionale di tumori della ginecologia che si terrà a Cuneo l’11 aprile; la mostra fotografica sulle persone che rendono unico il primo ospedale d’Italia.
Poi tre grandi iniziative: la prima il riallestimento e l’umanizzazione delle sale d’attesa del Day Hospital oncologico al Carle: 70 mila euro per un progetto che parte con tre sale per ampliarsi e che porterà le sedute da 60 a 100 con nuove poltrone, tavolini multifunzionali, punti di ricarica, pannelli per rendere maggiormente accoglienti e confortevoli le sale di attesa. Un progetto che si amplierà anche alla medicina nucleare e al Centro Salute Donna.
Il secondo grande progetto è la fornitura di dotazioni di elevata tecnologia per l’ospedale. “È un appoggio che da sempre la Fondazione ha assicurato – ribadiscono Merlo e Silumbra – perché oltre al personale è chiaro che un ospedale di livello con il nostro deve avere apparecchiature al top”.
Sicuro è l’acquisto di un’apparecchiatura di stimolazione visiva e uditiva per esami di risonanza magnetica funzionale, uno strumento da oltre 100.000 euro abbinato alla risonanza magnetica 3 Tesla comprata dall’ospedale; e poi un microscopio per oculistica; 15 monitor di cardioanestesia (100.000 euro) per le operazioni; una microcamera 3d con contrasto per la chirurgia toracica.
Il terzo è il Tomasini Campus  il progetto al Collegio San Tomaso che dovrebbe diventare luogo per la formazione e accoglienza per gli specializzandi, diviso in tre filoni: gli alloggi per gli specializzandi, l’apertura alla città con la sistemazione del giardino e della piazza sul tetto e l’Aula Magna nella attuale chiesa che rimarrà tale ma sarà anche centro per congressi e formazione di una città che si apre al mondo.
“Ci piacerebbe dire che siamo al dunque – sottolinea la presidente Silvia Merlo – ma non è così. Stiamo attendendo l’autorizzazione dalla Soprintendenza che ci permetterà di partire con la ristrutturazione, a partire proprio dall’Aula Magna, Attendiamo fiduciosi sapendo dell’importanza per tutto il territorio e non solo di questo progetto”.

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