
Il 15 febbraio 1944 furono deportati da Borgo San Dalmazzo verso Auschwitz, via Fossoli, 26 ebrei, per la maggior parte italiani, detenuti nel campo allestito dai nazifascisti nella caserma nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Da quel tragico viaggio tornarono solo in due.
In collaborazione con l’amministrazione comunale, l’associazione culturale Pedo Dalmatia partecipa alla chiusura delle commemorazioni del “Giorno della Memoria” con una riflessione del prof. Alessandro Giordanetto sul tema della “zona grigia” di cui parla nelle sue opere Primo Levi. Si tratta di quei prigionieri ebrei considerati “privilegiati” perché avevano accettato il compromesso della collaborazione con i nazisti in cambio della salvezza o di qualche beneficio.
Uno di questi fu proprio Rumkowski, “il re del ghetto”, della cittadina polacca di Lódź, che agì in quell’indefinibile confine tra il bene e il male, impiegando con durezza i suoi correligionari, coatti tra quelle mura, in imprese molto redditizie per i padroni tedeschi, ma ottenendo anche viveri e risorse per gli stessi prigionieri. Morì anch’egli ad Auschwitz.
L’incontro si svolgerà giovedì 13 febbraio, alle ore 20.45, nella sala “Beppe Rosso” del Museo dell’Abbazia, con ingresso libero.