Alessia Cristofaro, studentessa dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, ha vinto la 28ª edizione del concorso “Scultura da vivere”, promosso dalla Fondazione Peano.
L’iniziativa, rivolta agli studenti delle Accademie delle Belle Arti e delle Facoltà di Architettura e Design, ruotava quest’anno attorno al tema “Mondi diversi. Viaggi, confronti ed esplorazioni nel Terzo Millennio ricordando Marco Polo”, a 700 anni dalla scomparsa del grande viaggiatore e mercante veneziano.
Alesssia Cristofaro, seguita dalla professoressa Rosaria Iazzetta, ha progettato un’opera dal titolo “Ri-Generarsi”, che prende in esame il tema del viaggio, inteso come mutamento che supera i confini fisici e culturali e cattura l’essenza del movimento, della trasformazione, dell’evoluzione: le estremità inferiori di un corpo femminile, due gambe addossate e piegate su un lato a ricordare la posizione fetale, sono posate al suolo, ma da esse si diparte il resto del soggetto che si assottiglia, modellandosi come un’onda e divenendo malleabile come un nastro o uno stendardo pronto a librarsi in alto, verso un vortice d’aria che lo muta dalla dimensione passiva e statica dell’orizzontalità a quella instabile e dinamica della verticalità.
Secondo classificato il progetto “Incontro intangibile: Asia ed Europa” di Marco Li Volsi dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, seguito dal docente Alvaro Gonzalez Romero. La scultura mette in scena due corpi che cercano, senza riuscirci, di toccarsi e di abbracciarsi. Essi rappresentano, come nelle allegorie figurate antiche, l’Asia e l’Europa, e i due continenti sono modellati secondo gli stilemi culturali di riferimento: forme più allungate e ponderate per l’Europa; eleganti e sinuose per l’Asia.
Terzo classificato il progetto “Verso l’Altrove” di Antonella Mosca, seguita dalla prof.ssa Alessandra Porfidia. L’esplorazione dello spazio è l’ambito su cui si è concentrato l’interesse e orientata l’elaborazione progettuale, mettendo in similitudine il viaggio di Marco Polo, svoltosi su percorsi orizzontali (mare e terra), con il viaggio verso la dimensione interstellare, orientato verticalmente verso l’alto: un’alta scala in acciaio inox specchiante che va verso il cielo, riflettendone i colori e la spazialità, con echi di brancusiana memoria.
L’opera vincitrice della 27ª edizione del concorso, vinto lo scorso anno da Alisia Atturio dell’Accademia di Belle Arti di Catania, è pronta per essere installata subito dopo le vacanze natalizie. Per il progetto appena premiato si dovrà aspettare invece la fine del 2025.
Alla 28ª edizione del concorso è abbinata anche una call junior dedicata al Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo che prevede la progettazione di un’opera collettiva da installare nel giardino della Fondazione. L’opera, già progettata e la cui lavorazione partirà a inizio gennaio, ruota attorno al tema della Resistenza, ha visto coinvolte gli studenti di due classi quinte dell’indirizzo Figurativo e verrà installata a fine aprile 2025.