Si è svolto questa mattina, venerdì 29 novembre, a Torino, presso la sede della Regione, un incontro sulla chiusura della Diageo di Santa Vittoria d’Alba, annunciata per giugno 2026.
Al vertice sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio; il vicepresidente e assessore al Lavoro, Elena Chiorino; il consigliere provinciale Simone Manzone ed i sindaci di Alba, Alberto Gatto; di Bra, Giovanni Fogliato, accompagnato dall’assessore Lucia Ciravegna; di Santa Vittoria d’Alba, Adriana Dellavalle, insieme ai rappresentanti dell’azienda e di Confindustria Cuneo.
Se, da un lato, l’azienda ha comunicato che la decisione di chiudere lo stabilimento a giugno 2026 è irrevocabile, dall’altro gli amministratori locali presenti hanno dichiarato che per il territorio tale posizione è “irricevibile”.
“Durante l’incontro – spiegano gli amministratori – non sono emerse motivazioni legate alla produttività del sito di Santa Vittoria d’Alba, né alle sue performance che anzi sono state riconosciute dall’azienda, ancora recentemente, come efficienti e di qualità. Se lo stabilimento è sostenibile, allora non si può accettarne la chiusura perché il profitto è giusto, ma solo nel rispetto delle persone e del loro lavoro. La decisione di chiudere risulta quindi per noi irricevibile e inspiegabile e per questo abbiamo chiesto di incontrare il prima possibile i vertici della multinazionale, per entrare nel merito delle motivazioni. Come il territorio compatto ha affrontato la crisi della Diageo nel 2017, arrivando a un esito positivo, allo stesso modo ora siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro”.