C’è anche una racchetta di legno proveniente da Cuneo nel trionfo azzurro in Coppa Davis. Donata dal collezionista cuneese Sergio Parola, la racchetta è stata utilizzata sul campo di Malaga da Lorenzo Musetti nel corso degli allenamenti prima del match contro l’Australia, suscitando la curiosità di tanti appassionati e addetti ai lavori.
Il tennista di Carrara, numero 2 del tennis italiano nella classifica mondiale, è stato superato nelle gerarchie azzurre da Berrettini dopo aver perso il primo incontro nei quarti di finale contro l’argentino Cerundolo. Nella semifinale contro l’Australia avrebbe però potuto tornare in gioco nel doppio (che poi non si è disputato) e negli allenamenti prima del match ha utilizzato la racchetta di legno per qualche scambio nella sessione dedicata al servizio, con l’obiettivo di migliorare la precisione mancata contro Cerundolo. La racchetta di legno è infatti più difficile da controllare rispetto alle racchette moderne e impone una precisione maggiore e una gesto tecnico più “pulito” nell’esecuzione dei colpi, a iniziare dal servizio. Musetti poi non è sceso in campo in semifinale contro gli australiani e nella finale contro gli olandesi, ma la racchetta di legno è comunque tornata per una volta protagonista sui campi del grande tennis.
Dallo scorso mese di aprile, la collezione di racchette d’epoca (oltre 50 pezzi) e cimeli tennistici di Sergio Parola (donata alla Fondazione Crc) è esposta al palazzetto dello sport di San Rocco Castagnertta nella mostra permanente “Il tennis a Cuneo dal 1928”. Organizzatore di tanti eventi del Tennis Retrò, appassionato e grande esperto di tennis, Parola ha scelto di donare parte della sua collezione di racchette e cimeli del secolo scorso alla Fondazione con l’impegno a renderla fruibile a tutti. All’inaugurazione (nella foto), avvenuta a inizio aprile, ha partecipato, tra gli altri, proprio il capitano della nazionale italiana vincitrice della Coppa Davis, Filippo Volandri.