Quarta giornata di Scrittorincittà. Oggi, sabato 16 novembre, il festival letterario cuneese prende il via alle 9.30 all’Open Baladin con il ciclo B&B – Book&Breakfast all’Open Baladin. Simone Tempia (Il giardino del tempo. Vita con Lloyd, Rizzoli Lizard) dona una quotidiana dose di saggezza, nei dialoghi di Sir e Lloyd, che restituisce alle parole il potere di spiegare chi siamo senza forzare le emozioni.
Al Famù nel Parco, sempre alle 9.30, Abracabook: un’iniziativa della Scuola Holden che ha l’obiettivo di creare una rete di lettori e lettrici portando il format dei Book Party in tutta Italia. Un’ora per immergersi liberamente nella lettura alla fine della quale si aprirà un momento di confronto gestito da Moth attorno al tema della lettura e delle stelle.
Gli appuntamenti al Centro Incontri inizieranno alle 11: in Sala Blu Emilio Cozzi (Geopolitica dello spazio, Il Saggiatore) e Alessandro Aresu (Geopolitica dell’intelligenza artificiale, Feltrinelli) immaginano lo scenario che determinerà il domani. In Sala Rossa, con Bitta.Blue, lo spazio virtuale per storyteller dove si gioca a narrare, durante l’incontro si parlerà di storie, di stelle, di boe e insieme si proverà a ragionare di cosa ciò possa significare. In Sala Falco, Andrew Spannaus spiegherà perché ha intitolato il suo libro Rivincita (Solferino) e perché la svolta post-globale può rappresentare un trampolino per una nuova potenza. In Sala Robinson l’astronauta Umberto Guidoni (Astrolibro dell’universo, Editoriale Scienza) parlerà di nuove tecnologie, nuovi telescopi, nuovi pianeti.
All’Open Baladin Davide Zambelli (Un po’ più su. La mia cucina di montagna, Gribaudo) racconterà di languorini ad alta quota.
Al Cinema Monviso alle 11.30 Laura Imai Messina con Tutti gli indirizzi perduti (Einaudi) torna a far intravedere lo straordinario che si nasconde dietro il reale.
La sessione pomeridiana si apre alle 14.30. Al Centro Incontri, in Sala Blu Riccardo Falcinelli (Storie del volto dall’antichità al selfie, Einaudi) racconta la storia del volto, dall’antichità fino ai giorni nostri. In Sala Rossa Scrittorincittà ospita Biblioteche in Festa 2024 in un incontro che vuole offrire uno sguardo al futuro, al territorio e al ruolo propulsivo delle biblioteche: Piero Dorfles, giornalista da sempre attento al mondo dei libri e della lettura, dialoga con Loredana Pilati, consigliera del comitato esecutivo regionale dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) del Piemonte. In Sala Falco con Mamme d’Italia. Chi sono, come stanno, cosa vogliono (Il Sole 24 Ore), Monica D’Ascenzo, attraverso un viaggio in sette tappe (scelta, corpo, mente, coppia, amicizia, lavoro e diritti) restituisce un ritratto delle mamme ancorato ai dati e alla realtà, al di là delle rappresentazioni idealizzate e delle strumentalizzazioni di parte.
Presso il CDT, in Sala Polivalente, Diego De Silva con I titoli di coda di una vita insieme (Einaudi) racconta con ironia illuminante e sguardo profondo l’addio di Alice e Fosco, perché è sempre un complicato groviglio di sentimenti quello che accompagna la fine di un amore.
All’Auditorium Foro Boario, Stefano Bizzotto (Storia del mondo in 12 partite di calcio, Il Saggiatore) narra una storia del mondo inattesa.
Alle 15 al Centro Incontri in Sala Robinson, Silvia Blazina e Edy Lovisetto (In viaggio tra le emozioni con i calzini spaiati, Mondadori), amiche dal 2013, si dedicano alla Giornata dei calzini spaiati. Perché ogni storia di amicizia è unica e merita tutto il rispetto.
Alla Biblioteca 0-18 Isabella Giorgini (Il girotondo dell’energia, Editoriale Scienza) presenta il suo laboratorio su elefanti, marmellata ed energia!
Alle 15, alla Casa Galimberti, la storia della stella della musica lirica Marian Anderson, che ha attraversato il Novecento lasciando una traccia potente e gentile, che ha segnato la storia. Ne parlano Luca Arnaudo e Marco Petrella (In Cammino: la storia di Marian Anderson e del concerto che cambiò l’America, andantebooks).
All’Open Baladin, sempre alle 15, Roman Froz (Il partigiano della breakdance, Cairo), racconta la sua storia: nato nell’Unione Sovietica degli anni Ottanta, è stato salvato dalla musica, dalla danza, e soprattutto dalla breakdance.
Al Rondò dei Talenti, Fiore Manni (Il tempo delle volpi, Rizzoli) racconterà una storia sul trovare la propria strada.
Al Famù nel Parco, Maurizio Carucci, cantautore, agricoltore e viaggiatore italiano, tra i fondatori degli Ex-Otago, presenta il suo esordio letterario, Non esiste un posto al mondo (HarperCollins).
Alla Casa del Fiume Angelo Mozzillo e Davide Panizza (Bello il bosco ma… non ci vivrei!, Il Battello a Vapore) racconteranno le loro lunghe passeggiate in montagna.
Alle 16 al Conservatorio il collettivo padovano Taverna Maderna realizza un nuovo brano, tra reminiscenze barocche a sonorità inedite. Appuntamento realizzato nell’ambito dell’EstOvest Festival Giovani Musiche.
Alle 16.30 si torna al Centro Incontri: in Sala Blu con Roberto Emanuelli e il suo Donne che si amano. Pensieri di donne in rinascita (SEM), storie di donne che dopo aver toccato il fondo, hanno detto basta e trovato dentro di sé la forza di alzarsi, di ricostruirsi, di tornare ad amarsi. In Sala Rossa, Jonathan Coe con La prova della mia innocenza (Feltrinelli) porta i presenti nella campagna inglese a seguire Phyl, fresca di laurea, nel suo ritorno a casa dei genitori, ma sarà solo un trampolino per lanciarsi nel mezzo di enigmi letterari, gruppi
estremisti e politica contemporanea. In Sala Falco Paolo Pileri (Dalla parte del suolo. L’ecosistema invisibile, Laterza) riporta alla terra, alla riscoperta di quella meraviglia così vicina a noi che ne abbiamo dimenticato la bellezza.
Al Cinema Monviso, sempre alle 16.30, Valeria Parrella, insieme a Elisa Seitzinger, porta a Scrittorincittà il suo personale tributo ai grandi personaggi della tradizione greca (Classici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana, Rizzoli).
Presso il CDT, in Sala Polivalente, Ilaria Cazziol (Destinazione viaggio, Rizzoli) parla del libro come viaggio: ti resta vicino e ti porta lontano, verso dove, non si sa.
Nella sede di Confindustria Cuneo, in Sala Ferrero, Alfredo Accatino (Sparks. Scintille di pura creatività, Giunti), presenta una selezione fantastica di dipinti, sculture, performance, fotografie che hanno attraversato l’arte moderna e contemporanea come fulmini a ciel sereno, o in una notte buia.
Al Famù nel Parco Marco Bosonetto con il suo Tutti innocenti (Baldini + Castoldi) racconta un’indagine intrigante e intricata. All’Auditorium Foro Boario Siegmund Ginzberg (Macellerie. Guerre atroci e paci ambigue, Feltrinelli) parla del primo trattato di pace della storia tra superpotenze: tra gli Hati dell’Anatolia e l’Egitto nell’Età del Bronzo.
Al Teatro Toselli Mario Calabresi (Il tempo del bosco, Mondadori) e il cantautore Matteo Romano saranno sul palco per un incontro tra parole e musica alla ricerca della propria stella. Al termine dell’incontro Romano eseguirà quattro brani dal suo nuovo EP.
Alle 17.30 all’Open Baladin: Federico Taddia (Bello mondo, Mondadori) racconta storie di ventenni in 20 righe, accompagnato dalla voce, la chitarra e le improvvisazioni della cantautrice Gea (EP, Lunatica).
Al Conservatorio la pianista Margherita Torretta presenta Rimmel (Pendragon), opera prima autobiografica scritta insieme ad Anna Codega. Le autrici dialogheranno col compositore Gianluca Verlingieri tra letture di pagine dal romanzo e intermezzi pianistici.
Alle 18, al Centro Incontri – Sala Robinson, Silvia Bonanni (Quale sarà?, Frasi4kids) incontrerà piccine e piccini in un incontro in cui si balla, si ride, si dorme, si piange, si mangia, ci si arrabbia, si canta e si immagina.
Alla Biblioteca 0-18, Alice Agnelli, alias @agipsyinthekitchen, ci regala 24 storie dell’Avvento accompagnate da 24 ricette che sono un invito a confidare nel potere terapeutico dello spirito natalizio (Piccole storie di Felice Natale, Gribaudo).
Presso Casa Galimberti, La vivisezione. Responsabilità e scrittura in Luca Rastello (Mimesis) di Elia Faso mette in luce l’originalità delle scelte non solo letterarie, ma anche la responsabilità della scrittura di Rastello.
Al Rondò dei Talenti, sempre alle 18, il fumettista Craig Thompson (Ginseng Roots, Rizzoli Lizard, nuova edizione ampliata) ritorna sui luoghi del suo capolavoro internazionale, l’iconico Blankets, per fare i conti con se stesso e con la propria storia.
Alle 18.30, al Centro Incontri – Sala Blu, Filippo Ceccarelli ci racconta tutte le sfaccettature di un personaggio che è stato tutto. Cavaliere, imprenditore, cantante, presidente, politico, attore, intrattenitore, amato, odiato, idolatrato: Silvio Berlusconi (B. Una vita troppo, Feltrinelli). In Sala Rossa, La cultura è di tutti (Egea): con Paola Dubini si parla di quanto la strada per un’inclusione vera sia una sfida aperta che la digitalizzazione rende ancora più complessa. In Sala Falco, Alessandro Mustazzolu (Non è mai morto nessuno, Gribaudo) e Giorgio Volpi (La natura lo fa meglio (e prima), Aboca) raccontano una natura sorprendente che sa fare le cose prima e meglio di noi.
Al Cinema Monviso Gianrico Carofiglio ci aiuta ad accettare le nostre cadute e a riconoscere le nostre mancanze per aprirci alla conoscenza e alla meraviglia: Elogio dell’ignoranza e dell’errore (Einaudi).
Presso il CDT, Sala Polivalente, Gaetano Savatteri (La Magna Via, Sellerio) presenta il nuovo romanzo con Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, protagonisti, tra l’altro, della fortunata serie TV Màkari.
Nella sede di Confindustria Cuneo, in Sala Ferrero Piero Dorfles (Chiassovezzano, Bompiani) attraverso il racconto della casa, delle sue stanze piene di storia e di storie, del suo giardino, degli scantinati usati come rifugi antiaerei rievoca gli anni terribili delle leggi razziali.
All’Auditorium Foro Boario, sempre alle 18.30, Gabriele Corsi (Che bella giornata. Speriamo che non piova. La memoria non si spegne mai, Cairo) racconta una storia che passa per la mente delle persone, tra dimenticanza e frammenti visibili di vita, tra follia e tradimenti.
Alla Casa del Fiume, Danilo Zagaria (Il groviglio verde. Abitare le foreste dal mesozoico alla fantascienza, Add editore) prova a mettere ordine in questa foresta reale o metaforica che c’è là fuori – fuori, appunto – per farci sentire un po’ a casa.
La quarta giornata di scrittorincittà si chiude alle 21.15 al Teatro Toselli con Luca De Gennaro (Generazione alternativa. 1991-1995, Rizzoli Lizard), uno che i miti li ha vissuti da dentro e che ci racconterà in particolare delle stelle degli anni ‘90. Accompagnato dalle musiche celebri e da perle preziose ripescate da quegli anni, riproposte dal vivo da Simone Pagani (chitarra, basso e voce) e Elio Biffi (tastiere e voce).
Il programma è disponibile sul sito: www.scrittorincitta.it