Viviamo in una società che ha messo al centro dell’attenzione la libertà e autodeterminazione del singolo, il che indubbiamente può essere un vantaggio, se confrontato con contesti in cui il singolo deve ubbidire ai condizionamenti dell’ambiente o, persino peggio, di altre persone. Per noi è normale che siamo noi a determinare il nostro destino, abituiamo i bambini a rispondere, fin da piccoli, alla domanda “Che cosa vuoi fare da grande?”, suggerendo l’idea che volere è potere.
Anche su questo il primo capitolo della Bibbia è significativo.
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