Mentre tutti tacciono, Regione e Comune di Ciuneo, la minoranza regionale si fa sentire sulla questione nuovo ospedale di Cuneo. Dopo Mauro Calderoni del Pd anche Giulia Marro, cosnigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra interviene su quello che ormai sembra certo e che La Guida ha già anticipato da tempo, che il progetto di Partenariato Pubblico Privato per la costruzione del nuovo ospedale sia ormai saltato.
“Altroché cronoprogramma saltato, qui pare che a essere saltato sia l’intero progetto per il nuovo ospedale di Cuneo – dice Giulia Marro – Quando il presidente Cirio e l’assessore Riboldi non si sono presentati all’inaugurazione del nuovo reparto di medicina interna, era nell’ aria che non ci fossero buone notizie in serbo. Non ha contribuito a rassicurarci il silenzio sul tema del presidente della commissione per la sanità Icardi durante la seduta di questa settimana, la prima di questa legislatura… Chiediamo a questa giunta il coraggio di affrontare e condividere quanto sta succedendo nelle sedi opportune, evitando colpi di scena inopportuni. E di prendersi le responsabilità per le scelte fatte, perché è il minimo che ci si possa aspettare dai nostri e dalle nostre rappresentanti”.
L’assessore regionale Federico Riboldi interpellato da La Guida sulla vicenda ha preso ancora tempo. Si mantiene vago annunciando che nelle prossime settimane si definiranno le cose dopo la relazione inviata in seguito alle valutazione sul progetto del privato. Dice “Martedì pomeriggio saremo ad Alessandria e Cuneo, con i vertici delle Aziende ospedaliere, per incontrare i Sindaci del territorio e rassicurarli in merito alla costruzione dei nuovi ospedali, anche alla luce di alcune indiscrezioni giornalistiche”.
Oggi possiamo sapere che cosa si deciderà?
Sono in corso le valutazioni finali, che si concluderanno entro metà ottobre.
Se la soluzione del partenariato a iniziativa privata della Inc Spa non fosse percorribile, ci sono alternative reali possibili?
Nel caso non si concretizzasse per qualsiasi motivo il PPP, abbiamo già eventuali e concrete alternative.
Anche la possibilità di usare i 150 milioni ex articolo 20 che Cuneo ha già e pensare di ristrutturare l’esistente Santa Croce?
Il nostro obiettivo è realizzare il progetto iniziale (il nuovo al Carle, ndr) e ci sto lavorando a 360 gradi con la massima priorità. Sarà mia cura dare a breve gli aggiornamenti.
Sulle ipotesi alternative si parla di cercare altri fondi oltree i 150 milioni dei fondi nazionali ex articolo 20, in una sanità nazionale che fa acqua da tutte le parti,oppure di rivolgersi ai finanziamenti Inail che significherebbe ricominicare tutto da capo.