“Cammina e cammina, il sentiero travalica le montagne, si srotola lungo pendii, verso il nostro San Giacomo di Compostela”. Sono i versi di Sergio Arneodo che sono risuonati durante i 10 giorni del Roumiage a Santa Lucia di Coumbosuro alla fine di agosto.
Sono stati in centinaia i camminatori che, partendo dalla Provenza, hanno raggiunto dopo giorni di cammino Coumboscuro. Un pellegrinaggio che ha ripreso l’antico destino delle genti della montagna spinti verso nuovi orizzonti, speranze e vite.
“Sostenuto da questa spinta culturale e storica il Roumiage 2024 si è così si è riconfermato momento di grande impatto ed aggregazione, raggiungendo l’affluenza prepandemia di migliaia di persone”, fanno sapere gli organizzato del Coumboscuro Centre Prouvencal.
Il tema “Chaminar – vie di vita”, si è concretizzato in ogni appuntamento con importanti contributi di pensiero e di emotività. Ciò è scaturito profondamente durante il convegno “Vie di vita – chemins de vie” con l’ intervento dell’antropologo Marco Aime, nella rivelazione teatrale della scrittrice Valeria Tron e nella testimonianza di Mathilde Rosso, figlia di emigranti piemontesi e anima della Traversado.
Un sabato partecipato sino a tarda notte con un grande fuoco che ha bruciato l’estate e la voglia di incontro percepita soprattutto da centinaia di giovani.
Gionata di chiusura, domenica, con la celebrazione partecipata alla Messa degli emigranti e il concerto di Tosca, artista con una voce incantevole e generosa di quattro bis. La sua bravura e sensibilità hanno incantato la platea. L’artista romana ha visitato Coumboscuro restando ammirata della ricchezza artistica della chiesa. Davanti alle opere di Bernard Damiano ha lasciato il suo augurio: “Sento che qui tornerò”.
(Foto di Gian Cerato)