Peveragno – È divenuto un simbolo del territorio, protagonista del paesaggio peveragnese, e la sua notorietà ha varcato i confini regionali e nazionali. Il glicine degli innamorati, celebre per la sua peculiare forma a cuore e perché nato e cresciuto cingendo un vecchio castagno, è stato meta in primavera e a inizio estate di una sorta di “pellegrinaggio laico”, durato tutto il periodo della fioritura. Tant’è che dopo video, fotografie, articoli sui giornali, qualcuno ha pensato di replicare forma, colori e sapori della pianta di via del Gavotto, in ambito gastronomico. A dare sostanza all’idea più curiosa ci ha pensato Valerio “Lello” Giordanengo, titolare della pizzeria “Ultima Follia”, che da alcune settimane ha inserito nel menu del proprio locale la “pizza glicine”.
“Una sera chiacchierando con Cinzia Garro, la proprietaria del rinomato glicine – racconta Lello – ci siamo domandati se fosse stato possibile dare un’immagine gastronomica a quella meraviglia, riprendendone sagoma e sfumature, affinché se ne potesse conservare la memoria durante tutto l’anno”. E cosa meglio della pizza poteva incarnare l’immagine del glicine? “Dopo aver ricevuto alcune indicazioni da Cinzia, mi sono messo al lavoro, partendo dal profilo che doveva necessariamente delineare un cuore, esattamente come la chioma della pianta”. Anche gli ingredienti non potevano essere casuali, a loro è stato assegnato il compito di richiamare il viola del glicine, il verde dei prati, il giallo del sole, il rosso dei vicini papaveri.La pizza glicine ideata da Lello contiene cavolo rosso con mele, cipolla di Tropea, formaggio gorgonzola, friarielli e mozzarella. Per i palati più fini, in aggiunta è prevista la possibilità di aggiungere la marmellata di fragole, con taglio del frutto rosso in uscita.