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Venerdì 22 novembre 2024

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A Vicoforte il Santuario con la cupola ellittica più grande del mondo

L’edificio, costruito attorno alla sacra immagine della “Madonna del pilone di Vico”, è espressione di vari stili che testimoniano la lunga durata del cantiere

Vicoforte

La Guida - A Vicoforte il Santuario con la cupola ellittica più grande del mondo

A pochi chilometri da Mondovì, sulla strada per Savona, si staglia contro il cielo una fra le più grandi cupole mai realizzate al mondo, la quinta per dimensioni, dopo San Pietro in Vaticano, il Pantheon di Roma, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze e la cupola del Gol Gumbaz in India. Simbolo del Santuario di Vicoforte, progettata nella prima metà del Settecento dall’architetto Francesco Gallo.
Il complesso architettonico, le cui origini appaiono quasi fiabesche, mostra stili diversi che testimoniano la lunga durata della fabbrica: la parte inferiore è rinascimentale, il tamburo e la cupola sono barocchi, i campanili di architettura eclettica. L’interno del Santuario è costituito da un’unica navata centrale all’interno della quale sorge un tempietto ciborio in marmi policromi che custodisce lo storico pilone con l’immagine della Madonna che ha dato origine alla costruzione del sacro complesso.
La sua storia inizia nel 1500 con l’omaggio di un fornaciaio che su suggerimento della figlia, per ottenere la grazia del sole, il cattivo tempo impediva la buona cottura dei mattoni utili a costruire il castello di Vico, antico nome di Mondovì, innalzò in voto un pilone con l’immagine della Madonna col Bambino.

Nel 1592 l’immagine ormai nascosta tra i rovi della boscaglia venne colpita da un maldestro cacciatore e il gesto, seppur accidentale, venne considerato nefasto dalla popolazione già decimata da pestilenza e miseria al punto che i vicesi si convinsero a chiedere aiuto al cielo. Ad opera del diacono del vicino borgo di Fiamenga, Cesare Trombetta, intorno al 1594 viene edificata la prima cappella di ringraziamento alla Madonna che in breve tempo raccolse intorno a sé un gran numero di fedeli provenienti da tutto il Piemonte. La voce del miracolo si espanse e persone da ogni dove giunsero sul posto incrementando il commercio, lo sviluppo urbano e le ricchezze tanto da essere necessarie opere urbanistiche di rilievo, come un acquedotto per dissetare i fedeli. Il Vescovo di Mondovì si fece promotore della costruzione di un grande tempio della fede e il progetto venne assecondato dallo stesso Duca Carlo Emanuele I che ne appoggiò la realizzazione, intenzionato a farne il luogo di sepoltura per i defunti di casa Savoia, ad imitazione dello spagnolo Escurial. A capo del progetto ci fu l’architetto orvietese Ascanio Vitozzi che ne previde la forma ellittica.

La costruzione si scontrò ben presto con gravi problemi statici a causa dell’errata scelta del sito, caratterizzato dalla presenza di strati di terreno argilloso, al punto che il cantiere venne abbandonato. Le funzioni religiose per i successivi 200 anni furono officiate nella piccola cappella voluta dal suddetto Cesare Trombetta. Nel ‘700 si ebbe una nuova spinta e l’architetto Francesco Gallo vi fu impegnato per oltre 30 anni nel completamento dell’opera. Il geniale Gallo aveva solo 29 anni ma sorprese per i numeri della cupola alta 74 metri, con un diametro maggiore di oltre 36 metri e uno minore di 25. Nel XIX secolo si arriva alla fine dei lavori e all’inizio della decorazione. I 6000 mq della cupola, la più grande al mondo di forma ellittica, sono rappresentati da alcuni momenti dell’assunzione al cielo di Maria passando dalla nascita, il pellegrinaggio terreno e la fulgida gloria. La rappresentazione prende avvio dalla fine cioè dalla volta per poi scendere gradatamente verso il basso, lungo gli otto grandi arconi di sostegno su cui poggia la Basilica. Il maestoso complesso monumentale comprende anche il monastero circestense, attualmente adibito a struttura ricettiva e la “palazzata” una costruzione porticata di forma semi ottagonale sulla quale si affacciano attività di commercio e ristorazione oltre l’Ufficio Turistico. L’8 settembre, in occasione della solenne celebrazione della Natività di Maria, si può partecipare alla “Fera d’la Madona”, uno degli eventi fieristici tradizionali più antichi e vasti del Piemonte.

Visita al complesso

Le visite guidate al complesso monumentale del Santuario sono tenute ogni domenica, da Pasqua fino alla festività di Ognissanti, dalle guide volontarie che aderiscono all’associazione Nativitas aps. Il percorso di visita inizia dalla palazzata e oltre ad illustrare gli elementi più interessanti e caratteristici del Santuario, sale a una tribuna dalla quale si può avere un inedito affaccio e infine mostra alcuni ambienti dell’ex monastero cistercense, generalmente preclusi al pubblico.

Visita della cupola

Oggi è possibile visitare la straordinaria cupola e raggiungere la lanterna a 60 metri di altezza grazie al progetto Magnificat dell’impresa culturale Kalatà. Un percorso coinvolgente e in sicurezza indossando elmetto e imbrago, attraverso spazi mai aperti prima al pubblico, per scoprire gradino dopo gradino le tante curiosità di questo santuario, costruito a partire dalla fine del XVI secolo con l’idea di ospitare le tombe dei Savoia e oggi monitorato da sofisticate tecnologie di precisione. Ad attendere i visitatori in cima, lo splendido panorama sulle Langhe e l’arco alpino che circonda questo straordinario monumento di fede e d’arte.

Numerologia del Santuario

All’interno del Santuario ma anche nell’affresco si può rilevare la presenza di alcuni numeri, riportanti un forte valore simbolico. tornano alcuni numeri dal forte. Il numero tre, numero perfetto che rappresenta i tre livelli: l’attesa, la vita terrena e la contemplazione nella gloria. Il numero otto, è il numero della salvezza, otto sono i salvati nell’arca di Noè, nell’ottavo giorno Gesù resuscitò dai morti; il sacramento del Battesimo avviene nel Battistero a forma ottagonale: l’otto è il simbolo dell’infinito, vale a dire dell’eternità.I grandi finestroni ovali sono otto inondano di luce la volta celeste dove 64 (8×8) stelle dorate (a otto punte) brillano d’oro. Otto coppie di angeli adulti vegliano sulla vita terrena di Maria. Gli otto profeti sono introdotti da una splendida ghirlanda di Angeli.

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