Dopo le anticipazioni della scorsa settimana sulla nuova location, più “diffusa” con il campo base che si muove da Valloriate (storica sede) a Rittana e appuntamenti anche a Roccasparvera, la 13ª edizione del Nuovi Mondi Festival è stata presentata ufficialmente questa sera (martedì 4 giugno) all’Open Baladin di Cuneo.
Alla presenza dei sindaci Gianluca Monaco (Valloriate), Giacomo Doglio (Rittana), Loris Emanuel (Moiola) e dell’assessora alla Metro-Montagna e Manifestazioni del Comune di Cuneo Sara Tomatis, i direttori artistici del Festival Silvia Bongiovanni e Fabio Gianotti hanno illustrato la programmazione e i temi di quello che è stato definitivo “il più piccolo festival di montagna del mondo”.
“Il festival diventa ufficialmente il Festival del Distretto Montagna Futura perché crediamo che il Festival debba essere messo a disposizione del territorio – ha spiegato Silvia Bongiovanni dell’associazione Kosmoki organizzatrice dell’evento -. Montagna Futura è un progetto coraggioso che oggi raggruppa quattro Comuni che hanno avuto la capacità di vedere il pieno futuro della montagna. Quello che forse più di tuto rimarrà di questa esperienza è che sopratutto in montagna bisogna imparare a camminare insieme altrimenti la strada è sempre più difficile”.
“Siamo sicuramente in Piemonte l’unico caso di quattro comuni che si mettono insieme a lavorare per fare cultura – ha sottolineato Giacomo Doglio, sindaco di Rittana -. Il Festival si è diffuso sul territorio del distretto già da diversi anni, quest’anno lo sarà ancora di più, Rittana ha la fortuna di avere a disposizione degli spazi adatti quindi siamo felici di poter partecipare ancora più attivamente”.
“Quindici anni fa l’esperienza del Festival di Montagna nacque in Provincia a Cuneo, poi con cambi di amministrazione era stata cancellata perché troppo onerosa, con i ragazzi di Kosmoki avevamo quindi deciso di fare una prima proiezione a Valloriate, un esperimento che poi negli ultimi anni è cresciuto – ricorda Gianluca Monaco, sindaco di Valloriate -. Da siamo passati ad avere pochi film e combattere con i registi per pagare per proiettarli, adesso siamo arrivati ad avere mille film che arrivano da ogni parte del mondo e tantissime persone che partecipano con interesse agli appuntamenti”.
“Un Festival che immagina di muoversi sul territorio e dare valore a tutti è una grande opportunità – ha sottolineato Loris Emanuel, sindaco di Moiola -. Il Festival è l’evento più importante che ospita la Valle Stura, purtroppo in questi anni abbiamo visto che altre manifestazioni hanno avuto difficoltà a mantenersi e abbiamo avuto scelte di rinuncia, il Festival invece da oltre dieci anni da visibilità alla Valle e ovviamente confermiamo che spesso non si è profeti in patria perché spesso il territorio non capisce, non vuole capire, non riesce a valorizzare nel modo giusto, è un po’ una caratteristica delle valli alpine, facciamo prima a fare l’elenco di tutto quanto non funziona senza renderci conto delle tante cose che invece funzionano. Ma questo non ci impedisce di andare avanti, questo è un progetto di tutti e quattro i comuni della bassa Valle Stura, c’è questa collaborazione che si è creata con il Cuneo Montagna Festival che ci permette di avere una prospettiva ancora più ampia, quindi stiamo lavorando nel modo giusto”.
Il programma 2024 si snoderà attorno a tre pilastri: cinema, chiacchiere e cucina.
Il mondo sul grande schermo
Dalla sua prima edizione è il cinema di montagna l’anima del Nuovi Mondi Festival e anche quest’anno la tradizione è confermata con 22 documentari in concorso (su 1000 arrivati per essere selezionati) provenienti da Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera Tanzania, Iran, Kyrgyzstan, Cina, Stati Uniti, Russia, Polonia, Georgia e Pakistan. Cinque le sezioni tematiche: “Scalare è un po’ come sognare”, “Ogni giorno ha il suo affanno”, “Storie di vita, di morte e altre sciocchezze”, Sospesi nel tempo” e “Così lontani, così vicini”. Due i premi in palio: Miglior Film e Premio speciale della giuria. Il Festival è entrato quest’anno nell’associazione cinema di montagna più importante al mondo.
Sempre sul tema cinema, sabato 29 giugno verrà presentata la Rete regionale del Cinema con il referente della Film Commission Davide Bracco e un confronto fra i sindaci del Distretto Montagna Futura Roccasparvera, Rittana, Valloriate e Moiola con i “colleghi” di Vignolo, Borgo Sa Dalmazzo ed Entracque.
Il convegno “Innovare la montagna”
Da giovedì 27 a sabato 29 giugno all’interno del Festival si terranno una serie di incontro attorno al tema “Innovare la montagna.Incontri e confronti sul tema della rigenerazione dei territori marginali”. L’appuntamento, organizzato in stretta collaborazione con il Distretto Montagna Futura vuole essere un seminario di confronto su esperienze di rigenerazione con un dialogo con le Fondazioni. Il primo giorno saranno infatti presenti alcune Fondazioni Bancarie per una riflessione sulla rigenerazione delle aree interne, mentre il secondo e il terzo giorno saranno al centro i temi della demografia, della cultura e della imprenditorialità nel tracciare nuove strade di sviluppo.
La cucina del Festival è “tutto incluso”
Quest’anno grazie alla collaborazione con il Distretto culturale Montagna Futura, la cucina e il bar del Campo Base vedranno alternarsi al bancone e ai fornelli soggetti diversi: la Cooperativa Sociale Proposta 80, il Progetto Mescià della Cooperativa Momo, gli alpini di Robilante e il gestore del forno a legna “La Fame” di Roccasparvera.
Programma completo su: www.nuovimondifestival.it