Questa mattina alla Corte d’Appello di Torino sono state depositate le liste del Pd per le regionali in Piemonte e tra queste i nomi del listino di Gianna Pentenero, i dieci nomi del centrosinistra che in caso di vittoria entreranno in consiglio senza bisogno di prendere voti. In realtà secondo la nuova legge regionale targata dal cuneese Paolo Bongioanni i posti “blindati” in caso di vittoria sono solo sei al massimo sette o otto.
Il primo nome è quello di Oscar Bertetto, ex primario di oncologia dell’ospedale Molinette e tra i fondatori e guida capo della rete oncologica del Piemonte e della Val d’Aosta, seguito dalla consigliera comunale capogruppo biellese dem Valeria Vernero. Dietro di loro ci sono l’ex sovrintendente del Teatro Regio di Torino, Walter Vergnano, e l’ex preside e componente del cda della “Casa del teatro ragazzi e giovani”, Chiara Alpestre. Seguono il cuneese ex Pd, ex Italia Viva ora segretario regionale di Più Europa Flavio Martino, l’insegnante e già assessora al Comune di Grugliasco Emanuela Guarino, per la lista “Piemonte ambientalista e solidale” il segretario organizzativo regionale di Demos Marco Carena, la docente di scienze infermieristiche e assessora a Omegna Mimma Moscatiello, l’amministratore di Novi Ligure Simone Paolo Tedeschi e Michele Miravalle, docente universitario e consigliere comunale di Asti.
Ci sono infine le cosiddette quattro supplenze previste dalla nuova legge: l’imprenditrice Cristina Peddis, referente di Libdem ex Azione, l’esperto di sicurezza sul lavoro Mauro Trombin, coordiantore dei Verdi, l’insegnante Chiara Manfredotti e Alessandro Portinaro, già coordinatore per l’Anci dei Comuni con servitù nucleari.