Avevano trovato un bancomat e con questo, per alcuni giorni all’inizio di agosto 2022, avevano speso in alcuni negozi di Cuneo un totale di 430 euro in 24 diversi pagamenti. Tutto questo fino a quando il titolare della carta bancomat non si accorse dei pagamenti fatti presso negozi in cui non era mai stato e decise di presentare denuncia. A processo sono quindi finiti M. S. e S. S., accusati di indebito utilizzo della carta bancomat di un 50enne di Borgo San Dalmazzo. Tutte le spese fatte erano inferiori ai 25 euro, il limite massimo per l‘utilizzo del bancomat senza il pin, e la vittima del reato riusciva a vederle con l’app sul telefono solo però dopo che queste erano state fatte: “Non ricordo il momento esatto in cui avevo perso il bancomat perché lo utilizzavo tramite il telefono su cui avevo salvato i dati”. C’erano un alimentari di via Pellico, un bar tabacchi di Bombonina, un distributore di benzina, un negozio di scarpe e uno di mozzarelle tra i negozi in cui i due uomini avevano liberamente speso con il bancomat della vittima. Dopo la denuncia e il blocco della carta, le indagini hanno però portato presto all’identificazione dei due uomini, ripresi in alcuni negozi dalle telecamere di videosorveglianza. Con quelle immagini venne assemblato un fascicolo fotografico sottoposto anche agli altri negozianti che avevano riconosciuto i due uomini. “In un negozio – ha riferito in aula uno degli agenti che aveva svolto le indagini – ci venne spiegato che un giovane aveva fatto una spesa di cento euro chiedendo di fare piccoli pagamenti a 25 euro perché il bancomat era del padre e lui aveva dimenticato il pin”. Le immagini delle telecamere di uno dei negozi riprendevano chiaramente uno dei due imputati con il bancomat della vittima: “Prima di strisciare il bancomat aveva usato la sua carta cliente e quindi abbiamo eseguito anche questo altro controllo verificando l’orario della spesa coincidente con quello della carta cliente”, ha aggiunto l’agente della Questura. La prossima udienza è stata fissata per il 2 maggio.