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Domenica 24 novembre 2024

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Tettoia Vinaj, la minoranza attacca: “Mancanza di trasparenza”

Ugo Sturlese chiede le dimissioni di sindaca e giunta: “In consiglio comunale non hanno detto di aver già deliberato l'autorizzazione a ricorrere in appello”

La Guida - Tettoia Vinaj, la minoranza attacca: “Mancanza di trasparenza”

Un nuovo tema di confronto tra maggioranza e opposizione si aggiunge alla vicenda dei canoni non pagati della tettoia Vinaj e del relativo contenzioso in tribunale tra il Comune e la società Tettoia Vinaj srl. La sentenza di primo grado del tribunale ha riconosciuto al Comune il diritto alla rescissione del contratto e alla restituzione dell’immobile, ma ha giudicato inammissibile per motivi procedurali la richiesta di pagamento di canoni arretrati e monetizzazione dei parcheggio.

Il dibattito in consiglio comunale

Nell’ultima seduta del consiglio comunale la questione è stata discussa lunedì 26 febbraio con ben tre interpellanze (https://laguida.it/2024/02/27/tettoia-vinaj-il-comune-ricorrera-per-il-pagamento-dei-canoni-arretrati/) e martedì 27 febbraio con una mozione d’ordine presentata dalla minoranza e bocciata dalla maggioranza. Nella mozione dell’opposizione era chiesta anche la rinuncia a presentare appello, in quanto giudicato sostanzialmente inutile.

Nel corso del dibattito, nella serata di lunedì, l’assessore Valter Fantino ha annunciato invece l’intenzione del Comune di presentare ricorso (“Il Comune sta ultimando il percorso dei pareri tecnici per ricorrere in appello per la riforma del dispositivo della sentenza”) e martedì sera la sindaca Patrizia Manassero lo ha ribadito: “Non so se è stato recepito un passaggio che ieri ha detto l’assessore Fantino. È un passaggio importante. Che si voti o non si voti la mozione, resta l’impegno dell’amministrazione di tornare in conferenza dei capigruppo con i legali per fare tutti i passaggi che riterrete fare. Nel contempo la scelta di ricorrere in appello non è una scelta che spetta al consiglio comunale, ma spetta all’amministrazione. Nei prossimi giorni procederò a informare comunque tutti su quella che è la scelta e ne verremo a discutere. Ma vorrei che fosse chiaro per tutti che questo è il percorso che stiamo facendo”.

Richiesta di dimissioni di sindaca e giunta

Il giorno dopo il Comune ha poi confermato l’intenzione di presentare ricorso con un comunicato stampa (https://laguida.it/2024/02/28/tettoia-vinaj-ricorso-in-appello-del-comune-per-i-canoni-arretrati/) e con la pubblicazione all’albo pretorio della delibera con cui alcuni giorni prima, il 22 febbraio, la giunta comunale aveva autorizzato la sindaca a procedere in questa direzione.

Atti che però hanno sollevato le veementi proteste dei consiglieri di minoranza, in quanto la delibera già approvata non è mai stata citata nel corso dei due giorni di dibattito.

Ugo Sturlese ha parlato di “episodio inqualificabile di malcostume politico. Dopo averci fatto discutere per due sere in consiglio comunale abbiamo scoperto che la giunta aveva già deliberato il 22 febbraio di autorizzare la sindaca a instaurare un’azione avanti la Corte di Appello e di sottoscrivere apposita procura per la difesa giudiziale a favore dello studio Barosio di Torino. Di questa decisione già deliberata nulla è stato riferito al consiglio comunale e ci è anzi stato proposto un incontro con i capigruppo con l’avvocato Barosio per valutare le ragioni di un ricorso in appello”. Per questo, Sturlese chiede le “dimissioni della sindaca e dell’intera giunta per comportamento mendace verso il consiglio comunale”.

Sul tema è intervento anche Giuseppe Lauria con un’interpellanza in cui sottolinea che “il sindaco ha mancato di trasparenza avendo omesso di dire quanto aveva già determinato di fare”. Lauria parla di anomalo comportamento omissivo e dell’anomalia riscontrata nella pubblicazione delle delibere di giunta del 22 febbraio: “Cinque delle sei delibere approvate sono state pubblicate il 27 febbraio, mentre una, proprio quella relativa all’appello, il 28, ovvero il giorno dopo il consiglio comunale. Questo comportamento non può esser ascritto alle troppo spesso richiamate “buone pratiche” né tantomeno alla tanto sbandierata “trasparenza ammnistrativa”.

Nella sua interpellanza Lauria chiede al sindaco se consideri “trasparente quanto accaduto” e di conoscere “la verità sulla questione “Tettoia Vinay” e sui rapporti che insistono tra l’amministrazione comunale e la società che gestisce oltre ai locali del Baladin anche i locali ove insistono tra gli altri l’Atl, di aver contezza anche della situazione amministrativa (regolarità pagamenti per altro immobile) e conoscere se, oggi, i locatari della Tettoia Vinay paghino direttamente il Comune ovvero continuino a pagare i canoni di locazione a Tettoia Vinay srl”.

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