Cuneo – Altroché campo largo anche in Piemonte. Mentre il Pd piemontese all’alba di questa mattina, ufficilizzata la vittoria della Todde in Sardegna, auspicava con le parole del segretario Mimmo Rossi l’intesa con i 5 Stelle anche qui contro Cirio, proprio dai tre consiglieri regionali del partito di Conte arriva uncommento, Ma non è quello che il Pd si aspettava. Solo i complimenti alla “compagna” pentastellata neo presidente della Sardegna. Non una parola sul Piemonte, anzi la sottolineatura avvebnuta più tardi dalla capogruppo regionale Sarah Disabato che “il Piemonte è cosa diversa dalla Sardegna”.
Disabato, con l’albese Ivano Martinetti e l’altro consigliere Sean Sacco comunicano ufficialmente: “È un momento straordinario per la comunità del Movimento 5 Stelle. Oggi celebriamo un risultato storico con l’elezione della prima presidente di Regione a 5 Stelle e della prima governatrice donna della Sardegna. Complimenti alla nostra Alessandra Todde, persona tenace e preparata. Dopo aver dimostrato la propria competenza al Governo e in Parlamento, siamo certi saprà fare altrettanto bene nella sua splendida terra. Dal Piemonte un grande augurio di buon lavoro ad Alessandra e alla sua squadra”.
Punto e basta.
A spingere per unire spinge anche il vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi che parla di “campo giusto” perché “uniti si può vincere, in Piemonte non ci sono alibi per non seguire l’esempio… La vittoria in Sardegna di Alessandra Todde non solo è la notizia più bella che potesse arrivare, ma deve generare speranza e consapevolezza: questo grande risultato è frutto del lavoro profondo che ha portato le forze di opposizione a unirsi, in primis il Partito Democratico, il Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi Sinistra, per costruire un campo giusto… La destra è stata battuta… Mi rivolgo a tutte le forze progressiste piemontesi: serve un campo giusto, l’unità non è solo una somma matematica, può produrre entusiasmo e fiducia. Non possiamo permetterci di cedere ancora una volta il Piemonte alle destre peggiori della storia Repubblicana, quelle che hanno permesso il collasso del sistema sanitario, l’insostenibilità della qualità dell’aria e della vita e il crollo dei salari”.