Cuneo – Nel fine settimana appena trascorso, Simona Rossotti, 36 anni, imprenditrice, politica cuneese e assessore al Turismo del comune di Como, è stata in Russia per seguire le elezioni presidenziali. Faceva parte del Team di Monitoraggio Nazionale della Federazione Russa.
“Sono stata invitata dalla Commissione centrale elettorale della Federazione Russa attraverso l’organizzazione National Public Monitoring - racconta Simona Rossotti -. Ero delegato nella regione di Orel che conta 780mila abitanti. La città principale è Orel, un nodo ferroviario importante in una regione a prevalenza agricola. Si tratta di un’area interessante perchè non dista molto dall’Ucraina e ho potuto osservare diverse dinamiche. Venerdì 16 marzo ho seguito un’attività formativa per l’aggiornamento sui dati. Con un tablet abbiamo trasferito le informazioni in tempo reale dalle nostre aree di riferimento. Sabato 17 giorno di silenzio mentre domenica 18 i russi sono andati al voto per eleggere il presidente tra 8 candidati. In quella giornata ho cercato di stare il più possibile tra le persone per capire, per raccogliere la Russia più autentica, quella fuori dai palazzi. Ho incontrato la presidente della commissione elettorale regionale e tutti gli stakeholder (rappresentanti delle istituzioni del territorio, partiti, studenti universitari).
Alle elezioni russe è applicata molta tecnologia, basti pensare che su 730 sezioni nella regione di Orel, 667 sono dotate di ‘QR code’ e 49 sezioni danno i dati in tempo reale”.
Che aria si respirava? ”In Russia è stato un momento solenne e di festa perchè la scelta del presidente della Federazione Russa è importantissimo. Il popolo russo ha un forte senso di appartenza, orgoglio nazionale e gioia di poter partecipare alle elezioni”.
“Tra Europa e Russia serve maggior dialogo - conclude la Rossotti -. Io ho lavorato proprio per costruire un nuovo ponte fatto di conoscenza tra Europa e Russia. L’Unione Europea è importante ma deve avere come primo interlocutore proprio la Russia”.