Sant’Anna di Valdieri – È scomparso a Ginevra, a pochi giorni dal suo ottantasettesimo compleanno, Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II ultimo Re d’Italia. Anche Vittorio Emanuele, come tutti i membri di Casa Savoia, ha legato il suo nome alla valle Gesso e, in particolare, a Sant’Anna di Valdieri dove trascorse le vacanze estive sino al 1943. Valle Gesso che il piccolo Vittorio Emanuele lasciò, insieme alla madre Maria Josè e alle sorelle, a bordo di un calesse condotto da Domenico Sanino, una delle guardie reali più fidate, pochi giorni prima del drammatico 8 settembre. Il legame dell’ultimo erede al trono di Casa Savoia con il cuneese riguarda anche altri luoghi simbolo come Racconigi, dove il 15 settembre 1904 nacque il padre, e Vicoforte Mondovì dove dal dicembre del 2017 riposano Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena. I funerali di Vittorio Emanuele saranno celebrati sabato 10 febbraio probabilmente nella Basilica di Superga (anche se nelle ultime ore per questioni logistiche si è parlato di Venaria) dove sarà sepolto accanto a importanti figure di Casa Savoia come Carlo Alberto, promulgatore dello Statuto Albertino rimasto in vigore fino alla Costituzione Repubblicana. Umberto II, ultimo Re d’Italia, è invece sepolto nell’Abbazia di Hautecombe, monastero cistercense nella savoia francese.
L’intervista di Massimiliano Fantino uscita il 1° ottobre del 2004 su La Guida a conclusioni delle celebrazioni a Racconigi a 100 anni dalla nascita dell’ultimo Re d’Italia.
Sant’Anna di Valdieri – Con una solenne commemorazione sul sagrato del Santuario Reale della Madonna delle Grazie alla presenza di oltre mille persone, si sono chiusi sabato scorso a Racconigi le celebrazioni per il centenario della nascita di Umberto II, ultimo Re d’Italia, organizzate dall’Associazione Internazionale Regina Elena, dall’Istituto della Reale Casa di Savoia, dalle Guardie d’Onore al Pantheon con il patrocinio della Città di Racconigi, della Provincia
di Cuneo e della Regione Piemonte.
La celebrazione ha rappresentato per il principe Vittorio Emanuele, presente con tutta la famiglia, l’occasione per una nuova visita a quei luoghi tanto cari a Casa Savoia e per rivolgere un pensiero ad un’altra zona della provincia di Cuneo resa celebre dalla presenza estiva dei Reali: la valle Gesso.
Altezza Reale si chiudono oggi le celebrazioni per il centenario della nascita di Umberto II, quarto Re d’Italia che nacque proprio qui a Racconigi. Quali emozioni risvegliano in lei questa visita e questa ricorrenza?
Dalla fine dell’esilio ad oggi è la terza volta che vengo a Racconigi e sempre per ricordare la figura di mio padre nato proprio qui il 15 settembre 1904. Ogni volta è una grande emozione rivedere qui i luoghi nei quali è stata scritta una parte importante della storia della mia famiglia e dell’Italia anche se l’emozione più grande è quella di ripercorrere le tappe della vita di mio padre Umberto II. È davvero commuovente, ed ogni volta una grande emozione, vedere ancora oggi, a distanza di anni, tante persone che ricordano con affetto e simpatia i Savoia.
Nel cuneese, oltre a Racconigi, vi è un altro luogo che ha indissolubilmente legato il suo nome a quello di Casa Savoia: la valle Gesso e Sant’Anna di Valdieri in particolare. Conserva ancora ricordi di quelle mon tagne sulle quali anche lei da bambino, ha trascorso alcuni periodi di vacanza?
Purtroppo sono passati molti anni da quando con la mia famiglia trascorrevo parte dell’estate a Sant’Anna di Valdieri e i ricordi sono un po’ annebbiati. Ricordo comunque le passeggiate e i giochi nei prati con le mie sorelle e spesso con i bambini della zona, le interminabili ore passate a pescare con la mia indimenticabile nonna la Regina Elena.
Cosa significava Sant’Anna di Valdieri per i suoi genitori Umberto e Maria Josè e per sua nonna la Regina Elena?
So che i miei avi erano molto affascinati dalle montagne della valle Gesso, da Sant’Anna di Valdieri a San Giacomo di Entracque dove Vittorio Emanuele II era solito recarsi per lunghe battute di caccia. La Regina Elena e mio padre Re Umberto II parlavano spesso, oltre che della bellezza della zona, del calore dei valligiani e dei fedeli guardia caccia che prestavano servizio alle loro dipendenze. Anche negli anni dell’esilio mio padre non perdeva occasione per parlare di
Sant’Anna e quando si recava a Montpellier era solito incontrare, con grande piacere, un gruppo di valligiani, alcuni dei quali gli hanno anche fatto visita a Cascais.
Il legame con Casa Savoia e la Regina Elena, anche dopo sessant’anni, è ancora vivo, che effetto le fa?
È una cosa davvero bella. Ogni anno un bel gruppo parte da Entracque e Valdieri per raggiungere Altacomba in Savoia per le celebrazioni in suffragio di Umberto II e Maria Josè, sulle cui tombe provvisorie vi è spesso un mazzo di fiori proveniente dalla valle. Nutrita è stata anche la partecipazione ai funerali dei miei genitori, in pieno inverno e con un tempo davvero infelice. So che ogni anno a Sant’Anna si celebra una festa in occasione di Sant’Elena proprio per ricordare la figura di mia nonna che, mi dicono, in valle ha lasciato con la sua grande umanità un segno indelebile. Infine so anche che l’anno scorso è stata costituita una nutrita delegazione della benemerita Associazione Internazionale Regina Elena.
In valle Gesso aspettano una sua visita….
Spero davvero di poter organizzare quanto prima una visita per rivedere quelle belle montagne e per rendere a mia volta un omaggio a tutti gli amici della valle che voglio intanto ringraziare per le continue dimostrazioni d’affetto.