Cuneo – La sede gli Indipendenti di via Meucci era piena per l’incontro organizzato dal gruppo per parlare di che cosa significa lo spostamento dell’ospedale da Cuneo a Confreria. Armato di cartellone e pennarello, il capogruppo Giancarlo Boselli con Paolo Armellini, Luciana Cagna, Marco Verra e Vera Anfossi, tracciano sul foglio i “pezzi” di città nel centro che ancora, alcuni a distanza di decenni, sono abbandonati e vuoti. Un monito per cosa succederebbero l’abbandono del Santa Croce. E si chiamano la Stazione, lo stadio Paschiero e Villa Invernizzi ma anche l’ex Policlinico in corso Dante, gli ex Bagni pubblici e l’ex teatro Gil di lungoStura. Insomma per gli Indipendenti siamo di fronte a uno scenario non proprio da grande città attenta al consumo di suolo, ai cittadini e al recupero e alla valorizzazione del proprio patrimonio.
“Lo spostamento dell’ospedale, la più grande azienda della città, a Confreria, colpirà tutto l’altipiano e sarà un durissimo colpo che lo farà morire – spiega Giancarlo Boselli nel corso della presentazione – ma più pesantemente due quartieri che stanno già vivendo un momento difficile, Cuneo Centro e Cuneo Nuova. Il commercio già investito da troppe aperture di grandi centri commerciali che mandano in crisi le attività di prossimità e il settore alberghiero e quello della ristorazione che subiranno gravi danni dal venir meno del grande bacino di utenza del Santa Croce. A fronte di questo possibile panorama che si spera ancora di poter evitare servono grandi investimenti pubblici e privati per rigenerare gli edifici abbandonati e quelli che hanno bisogno di essere ristrutturati”.
Oltre a quello citati Boselli e & C riportano l’attenzione sulla richiesta di costruire una nuova piazza Martiri della Libertà con un parcheggio sotterraneo di prossimità. Per poi attaccare, come è già successo in consiglio comunale, la scelta della giunta di svendere il patrimonio comunale: “Bisogna recuperare l’edificio lasciato in eredità dal dottor Ferrero e non svenderlo a un valore sottostimato” hanno detto.
Queste le linee emerse dall’incontro di ieri degli Indipendenti che hanno preannunciato al termine dell’iniziativa un presidio davanti all’ex Policlinico per sabato 10 febbraio alle 11, per mettere fine a un abbandono pericoloso anche per la sicurezza che dura da decenni.