Figlio di macellaio, Adelmo Petacchi (classe 1947) è noto per la sua attività di lavorazione della trippa, che dal ’75 svolge a Beinette. Un mestiere imparato quasi per caso, che si è trasformato in un successo, grazie ad anni di fatica, serietà e onestà nel lavoro. Così racconta la sua esperienza: “Mio padre Francesco aveva la macelleria ‘di bassa’ a Cuneo, in via Leutrum. Con questa qualifica si identificava la carne proveniente da macellazione d’urgenza di bovini feriti, morti di parto o per ingestione di trifoglio, un tempo molto diffuso e insidioso per i pascoli. Non amavo particolarmente questo lavoro e iniziai in attesa di chiarirmi le idee. Cominciai ad occuparmi di trippe per necessità di approvvigionamento per i clienti di mio padre: a quell’epoca occorreva ordinarle con anticipo al macellaio e non si trovavano comunemente a disposizione. È comprensibile dal momento che, trattandosi dello stomaco dell’animale, il quantitativo è molto ridotto, circa 4-5 kg per bovino. Mai avrei immaginato che quella lavorazione sarebbe divenuta il mio destino!
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