«Il Signore stesso, gli darà da bere l’acqua della sapienza»; «Mi mostrò poi un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello». È con queste due citazioni bibliche, una dell’antico testamento ed una del nuovo, che la Legenda aurea introduce la figura di Tommaso d’Aquino. Con un intento preciso: quello di connotare questo santo medievale come un abisso dal quale a fluire, quasi come dalle profondità di Dio, è lo stesso mistero inaccessibile della sapienza divina. Del resto, secondo Iacopo da Varazze, il nome Tommaso significherebbe proprio “abisso”:
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