Mi è sempre piaciuto curiosare nell’origine delle parole, perché spesso l’etimologia ci rivela il significato vero e profondo di termini che l’uso quotidiano ha logorato, attenuato o addirittura cambiato.
“Spreco” è una delle tante parole di etimologia incerta, ma è probabile che la derivazione immediata sia dal verbo latino exprecari che significa letteralmente “mandare in malora”. Come succede spesso, mi pare che anche in questo caso il significato originario ci riporti alla vera dimensione del termine: lo spreco, cioè il consumo esagerato e inutile è proprio la strada che ci porterà alla rovina e peserà come un’ipoteca sulle future generazioni: insomma, ci manderà in malora.
Non so se il piemontese sgairé e l’analogo occitano sgairàr abbiano attinenza con “gaire” (poco), ma in questo caso potrebbe voler dire che lo spreco ci porterà inevitabilmente a non avere più abbastanza: il consumo inutile e smodato avrà come conseguenza, prima o poi, la mancanza del necessario.
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