Savigliano – Questa mattina venerdì 22 dicembre,nella sala polivalente Crusà Neira viene firmato il contratto di assegnazione dell’incarico di progettazione del nuovo ospedale unico del quadrante Nord Ovest dell’Asl Cn1 della provincia di Cuneo, Saluzzo-Savigliano-Fossano.
Ad aggiudicarsi la progettazione è lo “Studio Altieri” di Thiene, in provincia di Vicenza che ha superato cinque concorrenti, la Rpa di Perugia, Tecnicaer Engineering di Aosta, Proger di Pescara, Ati Project di Pisa e Sd Partners di Milano. L’azienda ha vinto con un ribasso sulla base d’asta del 44,18% su un costo stimato per la progettazione di 12 milioni di euro.
Sono 7 milioni 676 mila euro che dalla Regione sono confluiti sul conto dell’Asl Cn1 per la progettazione del nuovo ospedale di Savigliano, che sarà finanziato con i fondi Inail. Soldi che poi rientreranno nelle casse regionali come prevede l’accordo con Inail. L’investimento per il progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo presidio unico è stato fissato a 2 milioni e 528 mila euro.
Il nuovo ospedale sorgerà a Savigliano, a circa un chilometro e mezzo dal centro, lungo la direttrice della strada provinciale 662 per Saluzzo, terreno che l’Asl deve ancora comprare da un privato e che oggi sono agricoli, vicino alla zona industriale saviglianese di via Sprina. Il Comune sta proseguendo con l’iter della variante al piano regolatore per rendere urbanisticamente idonea l’area. Costerà in totale 250 milioni di euro: 195 più un aumento dei costi sulla cifra iniziale del 30%, tutti coperti da Inail, con una dettagliata analisi delle esigenze clinico-gestionali.
Il nuovo nosocomio che andrà di fatto a sostituire il Santissima Annunziata di Savigliano e l’Ospedale Civile di Saluzzo che servirà il saviglianese, il saluzzese e le valli del Monviso per un totale di i 56 Comuni dell’area: prevede 325 posti letto, 57 posti tecnici, 19 sale diagnostica, 8 sale operatorie, 2 sale emodinamica e cardiologia interventistica, 4 sale blocco parto e 34 ambulatori, dimensionati per 17 mila ricoveri ordinari, 170 mila esami di diagnostica, 10 mila interventi chirurgici, 1.200 parti e 160 mila visite all’anno. Si svilupperà su un’area di 56 mila metri quadrati di superficie.