È un’atmosfera sospesa quella che si percepisce alla lettura del romanzo. Le cime, i paesaggi naturali e umani che si incontrano sembrano visti in una prospettiva di lenta maturazione, di scoperta reciproca mai forzata.
Due amici, Luca e Franco, uniti dalla passione per la montagna. Il primo è più pacato, mentre il secondo confessa subito la sua irrequietezza giovanile: “avvertiva sempre il bisogno di uscire di casa”. Qualche incomprensione col padre sul modo di vivere la montagna: l’uno legato alla vita d’alpeggio, l’altro più libero con il sogno di diventare guida alpina. E si ritrova con un secco “potresti venire a lavorare un po’ con me, invece di andare sempre in giro a zonzo” da parte del padre.
Per il momento Franco con l’amico si limita a mettere in gioco le proprie capacità in scalate ed escursioni impegnative. È durante una di queste che li si incontra proprio quando da sotto i piedi di Luca si stacca una valanga. La vita cambia in un attimo. Costringe Franco a rivedere gli anni trascorsi, a percepire costantemente l’assenza pesante di Luca.
In questa rilettura si inserisce Chiara, l’elemento che in qualche modo era venuto a incrinare il rapporto profondo tra i due amici tanto che Franco con la ragazza mantiene un atteggiamento distaccato, se non risentito. Gli sembra che gli abbia portato via l’amico di sempre.
Dalle sue valli nell’alto Piemonte, Franco si allontana verso le cime delle Dolomiti. Diventa guida alpina realizzando il proprio sogno, anche se il passato non lo abbandona. Anzi si materializza con irruenza ancora una volta in Chiara che lo raggiunge proponendogli di realizzare insieme il sogno di Luca: percorrere l’Alta via dei camosci. Se per lei è quasi un impegno preso con Luca, nonostante la sua scarsa preparazione, per Franco è rispondere al richiamo dell’amico, ritrovando quella dimensione di equilibrio interiore che si conquista solo facendo pace col passato.
Nel silenzio e nel vento
di Lorenzo Pavesi
Editrice Monte Rosa
euro 16,90