Si respira un serena aria di famiglia nella casa di Neta e Michel. Una famiglia semplice di contadini del cuneese che nel 1951 cerca a fatica, ma con perseveranza e fiducia di scrollarsi di dosso i pesanti ricordi degli anni di guerra.
In particolare è Michel a ritrovarsi di tanto in tanto vittima di incubi ricorrenti. Sono ricordi notturni confusi di guerra “probabilmente Africa” perché nel sogno tutto si confonde e il dramma, il dolore, l’assurdo prende il sopravvento.
Tutto è legato al periodo della prigionia e in particolare a una manciata di fogli che Luigi, compagno di sventura, prima di morire ha affidato a Michel. Ora lui è tormentato dall’impegno che si è preso: portarli alla moglie quasi come ultimo messaggio d’amore. In nome dell’amicizia che lo legava a Luigi, “ultimo barlume di umanità in un luogo del tutto disumano”, Michel sente il dovere di tener fede alla promessa.
Porterà a termine il suo viaggio affidando al figlio di Luigi quei fogli che si rivelano come uno spartito musicale per un quartetto d’archi. Sono le note che avevano sciolto una rugiada di serenità nel campo di prigionia e che risuonano in Michel come ricordo intenso e sincero di un amico.§
A chiarire il titolo ci pensa un altro personaggio, Tonio. È un po’ bislacco con le sue idee anarchiche, col suo atteggiamento a prima vista farfallone. Sa però cogliere la profondità del gesto di Michel: “sono semi per la rinascita di un mondo nuovo”. Semi fecondi, forse più ancora delle sue idee, perché gesti di affetto e solidarietà.
SEMI
Enrico Gallo
Nerosubianco
10 euro